La mia vita di uomo
- Editore:
Einaudi
- Collana:
- Supercoralli
- Traduttore:
- Gobetti N.
- Data di Pubblicazione:
- 31 ottobre 2011
- EAN:
9788806205140
- ISBN:
8806205145
- Pagine:
- 374
- Formato:
- rilegato
Trama La mia vita di uomo
Vita e letteratura si dipanano come due fili paralleli che si intrecciano e si confondono nell’esistenza di chi per mestiere scrive. E’ quello che accade a Philip Roth in La mia vita da uomo. Perché se uno scrittore vive giorno dopo giorno immerso nelle pagine di un libro accade che il romanzo e la realtà si tramutino uno nell’altra o che la seconda diventi un’appendice della storia solo immaginata. Al grande narratore succede così che il fallimento di una grande storia di amore, di un matrimonio che si trasforma in castigo e in trauma da vivere giorno dopo giorno si tramuti anche in quello del suo personaggio principale. La mia vita da uomo è un romanzo nel romanzo, è la storia di Tarnapol che pensava di amare una donna e di voler condividere con lei ogni istante e si ritrova a rimpiangere la sua libertà, a voler qualcosa diverso da lei. Tarnapol però prima di un uomo è un narratore e in quanto tale per rendere vera la sua insofferenza deve trasporla nel libro che sta scrivendo e passarla al suo personaggio: Nathan Zuckerman. Roth e la storia autentica della fine del suo primo matrimonio, Tarnapol e Zuckerman sono così un unico io, che assume forme diverse e si trascina nelle vesti dell’uno e poi dell’altro, portando allo scrittore le inquietudini del personaggio e viceversa. La storia narrata e la storia solo immaginata si trovano così a scontrarsi per capire davvero cos’è la vita, per far realizzare a Roth/Tarnapol che la fine di una storia non può essere semplicemente raccontata, ma poi va anche esplicitata e realizzata. In realtà la fine di un amore in La mia vita da uomo è lo spunto per un gioco letterario e per mettere davanti agli occhi del lettore uno dei più antichi segreti e trucchi dei libri, ossia il confronto tra romanzo e realtà. Simboli della fine, della sublimazione della finzione si esaltano in questo libro esemplare in cui il desiderio non viene mai appagato e anzi si rinnova continuamente in perenne contrasto con ciò che il matrimonio suggerisce, ossia l’eternità.