Stelle di cannella. L'ombra di Hitler sulla vita di David e del suo gatto di Helga Schneider edito da Salani

Stelle di cannella. L'ombra di Hitler sulla vita di David e del suo gatto

Editore:

Salani

Edizione:
8
Data di Pubblicazione:
12 aprile 2002
EAN:

9788884511027

ISBN:

888451102X

Pagine:
128
Formato:
brossura
Argomento:
Studi sull'Ebraismo
Acquistabile con la

Descrizione Stelle di cannella. L'ombra di Hitler sulla vita di David e del suo gatto

È l'inverno del 1932. A Wilmersdorf, un tranquillo e benestante quartiere di una città tedesca, il periodo natalizio è annunciato dalle grida gioiose dei bambini che giocano a palle di neve. Fra le famiglie che abitano tre case, i rapporti superano quelli del buon vicinato: David, figlio del giornalista ebreo Jakoob Korsakov, e Fritz, figlio del poliziotto Rauch, sono amici per la pelle e compagni di banco alla scuola elementare; la sorellastra di David è fidanzata con il figlio del noto architetto Winterloh; persino la gatta di Fritz e il gatto di David sono amici. Età di lettura: da 9 anni.

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4 di 5 su 3 recensioni

TravolgenteDi c. andrea-13 ottobre 2010

Stelle di cannella è un libro che ha come protagonisti due bambini, amici della pelle. Con l'avvento del nazismo, i caratteri dei due ragazzi verranno stravolti totalmente. La trama all'inizio può apparire un po’ banale e noiosa, in seguito prende delle svolte inaspettate. Leggendo questo libro, si respira inquietudine, malinconia, paura, rassegnazione. Ma c'è sempre un sottile velo di speranza a guidare tutto. La caratterizzazione dei due protagonisti è più che buona, essi sono dinamici, e travolgenti. Un punto negativo (se lo si può chiamare tale) è un finale che a mio parere andava approfondito di più.

Muschi e Koch, due gatti vittime del nazismoDi t. raniero-30 settembre 2010

In questo libro Helga Schneider, proiettandoci in un tranquillo quartiere, posto in una tranquilla cittadina tedesca, ci mostra come l'ideologia nazista abbia profondamente influito sul modo di pensare e sui rapporti interpersonali di persone che, prima dell'avvento di Hitler al potere, erano sempre vissute stimandosi a vicenda e in un clima decisamente pacifico e cordiale. La storia, narrata quasi con accenti di favola, si presta benissimo ad un pubblico di lettori giovanissimi o a una lettura scolastica per comprendere "emotivamente" cosa rappresentava per i tedeschi vivere "all'ombra di Hitler". Con la sua scrittura semplice e incisiva, soprattutto nei dialoghi, Helga ci mostra le vicissitudini dei vari personaggi che in misura diversa risentono della pesante atmosfera nazista. V'è la famiglia Rauch: il padre è un poliziotto che abbraccia in toto l'ideologia nazionalsocialista, iscrivendosi al partito e diventando un tenace antisemita; il figlio Fritz a dieci anni verrà avvelenato dalla propaganda del nazismo e da migliore amico di David, di cui dirò in seguito, diventerà il suo principale persecutore, spingendolo alla disperazione. V'è la famiglia Winterloh: lui famoso architetto, sempre in viaggio per lavoro; il figlio Adalbert, politicamente neutro, sposerà Lene, la figlia dei Korsakov, permettendole, attraverso un dono di nozze, di iniziare un'attività commerciale di alto livello. V'è la famiglia Korsakov: lui ebreo e famoso giornalista, vivrà sulla propria pelle le ingiustizie dell'antisemitismo; la moglie Jutta, ariana e cattolica, lo sposa in seconde nozze e condividerà, per amore, la sorte di suo marito; Lene, sua figlia, avuta dal primo matrimonio, nonostante non condivida l'ideologia nazista, considerando stupidi tutti i pregiudizi sugli ebrei, finirà suo malgrado e contro la sua coscienza per assumere una condotta ispirata proprio a quei pregiudizi che tanto ripudiava; infine David, mezzo ebreo, figlio di Jakob Korsakov e Jutta, che giocava sempre con Fritz Rauch, anche lui di dieci anni: David insieme al suo amato gatto Koch saranno le innocenti vittime della stupidità di chi ha acriticamente abbracciato il nuovo regime. Queste famiglie, tra di loro vicine (vi sono "tre case allineate come le perle di una collana"), quando inizia la storia, nel dicembre del 1932, sono fra di loro in ottimi rapporti; ma, dopo la presa del potere da parte di Hitler, con le sue fissazioni della razza pura, lentamente questi rapporti cominciano a corrodersi a essere guastati dal veleno antisemita, fino a quando la famiglia Korsakov sarà costretta a emigrare negli Stati Uniti per evitare guai ulteriori che metterebbero in serio rischio la loro vita. D'altronde, ciò che commuove maggiormente è la sorte del ragazzino David che per naturale immaturità non riesce a comprendere perchè la vita sia così cambiata intorno a lui, in così poco tempo: Fritz, il suo migliore amico si è allontanato da lui; a scuola viene picchiato e punito ingiustamente; la sua sorellastra Lene (che ama moltissimo), con suo marito Adalbert Winterloh, lo evitano perchè nella loro posizione la frequentazione di ebrei riuscirebbe dannosa; infine, il suo ex migliore amico Fritz, plasmato irrimediabilmente dalla propaganda nazista, ucciderà, lapidandolo, il suo amatissimo gatto Koch. Se David è la vittima innocente e incosapevole, Fritz, al contrario e suo malgrado, sebbene sadico persecutore, è anche lui vittima: "A tanto era arrivato un ragazzo di dieci anni; un ragazzino pieno d'odio, abbagliato da una propaganda insana. Povero Fritz, aveva la mente malata". Fritz tormenterà tutti e tutti avranno paura di lui; la sua povera mente verrà infarcita di idee sulla purezza della razza, su come gli ebrei siano esseri inferiori, che tramano nascostamente per portare alla rovina la Germania; la sua vita, insomma, sarà plasmata dal male nazista, senza avere dentro di sé la possibilità di opporre nulla alla dilagante propaganda e retorica hitleriana. Ecco, mi sembra che l'autrice, Helga Schneider, ci inviti a riflettere profondamente su tutti i problemi legati alla perniciosità delle ideologie in genere, al loro impatto sugli individui; mi pare che ci inviti a prestare attenzione sul fatto di non accogliere, senza il vaglio di strumenti critici adeguati, le parole incantatrici di leader politici che in nome di false idee trascinano intere masse verso esiti imprevedibili.

Il nazismo e i bambiniDi L. Lucia-8 luglio 2010

Come la vita di un bambino viene sconvolta dal nazismo, questo dolcissimo libro lascia un senso di frustrazione addosso incredibile, vorresti prendere David e proteggerlo personalmente. Mai letto un libro così coinvolgente.