Il rogo di Berlino
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Gli Adelphi
- Edizione:
- 9
- Data di Pubblicazione:
- 14 gennaio 1998
- EAN:
9788845913471
- ISBN:
8845913473
- Pagine:
- 229
Libro Il rogo di Berlino di Helga Schneider
Trama libro
Il progressivo annientamento di Berlino durante la guerra, visto dagli occhi di una bambina che fu anche portata in visita nel bunker di Hitler.
Recensioni degli utenti
Intenso - 23 febbraio 2017
Non avevo mai letto un libro sulla seconda guerra mondiale narrato dalla voce di una bambina tedesca, figlia di sostenitori di Hitler, perché ho sempre trovato testimonianze di ebrei o di altri prigionieri dei lager, quindi questo è stato sorprendente. Ho trovato illuminante osservare la guerra con gli occhi di una bambina che suo malgrado si è ritrovata dalla parte dei "cattivi" (come spesso venivano considerati molti tedeschi, in realtà vittime anche loro del nazismo). Lo stile è crudo e intenso: l'autrice non esita a descrivere scene violente nei minimi dettagli e anche questo è utile per capire quanto possa essere stato devastante per la psiche dei bambini, tedeschi e non, assistere a certe atrocità.
Forte ed intenso - 22 maggio 2012
Volume biografico di Helga Schneider, abbandonata dalla madre a consegnata dal padre alla matrigna con cui avrà rapporti molto tormentati. Libro molto bello e commovente perchè ti trasmette molto dettagliatamente come le persone vivevano nella loro cantine, la miseria, le malattie durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale nella capitale tedesca.
Romanzo biografico - 25 aprile 2012
Attraverso lo sguardo dell'autrice siamo catapultati nella Berlino del quarantatrè. Gli occhi di una bambina ci lasciano intravedere una Berlino che soccombe alla fame, immersa nel fanatismo hitleriano. La Schneider ci racconta la sua infanzia sotto la fame con un tono pratico, svelto, privo di merletti e diretto. La prosa non è mai lenta o arricchita di pathos inutile. I fatti e il succedersi degli avvenimenti parlano da sé catapultando il lettore in una carneficina che nonostante sia temporalmente distante, ritorna ad essere attuale.
Impressionante - 18 aprile 2012
Sono stati scritti numerosi libri a proposito della Seconda Guerra Mondiale da parte dei civili, ma finora non avevo letto ancora nulla raccontato dalla voce di una bambina. Si parla di ebrei, di adulti fucilati e di corpi dilaniati dalle bombe, ma un bambino come vede tutto questo? Helga ci racconta qui la sua infanzia, vissuta, ma in realtà strappatale dalla Storia: la madre la abbandona per andare a servire il Fuhrer in veste di soldato SS, il padre si risposa e parte per il fronte, lasciando Helga e suo fratello Peter nelle mani della matrigna. E così, dopo l'esperienza di due collegi in cui è stata rinchiusa per volere della nuova moglie di suo padre, dopo la reclusione forzata nei bunker in cui non c'era cibo, né acqua e dopo l'assistenza forzata ad uno stupro, finalmente la guerra finisce, ma Helga porterà per sempre nel cuore le cicatrici di questa tragedia.
Desolazione - 30 marzo 2012
Berlino, 1945. Una bambina di otto anni (Helga Schneider) , vive sulla sua pelle le privazioni degli ultimi mesi di guerra, è testimone di uno stupro e, in visita con altri bambini nel rifugio di Hitler, capisce che l'uomo a cui la Germania ha affidato il suo destino non è un grande dittatore, ma un uomo debole e rassegnato. Sullo sfondo una Berlino distrutta, metafora di un popolo e di una nazione.
Una vicenda tragica - 26 marzo 2012
L'ho letto d'un fiato perché la vicenda è commovente, autentica, straziante proprio perché vera: la storia di una bambina nella Berlino della seconda guerra mondiale. Ma ciò che non mi è piaciuto è la totale mancanza di stile del racconto. L'autrice avrebbe dovuto raccontare la sua storia a qualcuno che la scrivesse per lei: il modo in cui la narrazione è presentata è simile ad un articolo storico contro la guerra: un lungo elenco di misfatti, di fame, sete, freddo, incomprensioni, cattiverie, penose promiscuità tra esseri disperati in una forma letterale molto banale.