La coscienza di Zeno
- Editore:
Garzanti Libri
- Collana:
- I grandi libri
- Edizione:
- 17
- Data di Pubblicazione:
- 15 aprile 2004
- EAN:
9788811363132
- ISBN:
8811363136
- Formato:
- brossura
Trama La coscienza di Zeno
Scritto all'indomani della prima guerra mondiale e pubblicato nel 1923, "La coscienza di Zeno" dev'essere considerata una pietra miliare della nostra cultura letteraria. Vi si narra la storia della vita di un uomo, Zeno Cosini, che "si crede un malato eccezionale di una malattia a percorso lungo", come dice lo stesso Svevo, cioè la storia della snervante lotta ingaggiata da Zeno con la sua coscienza. È l'ingresso prepotente della psicoanalisi nella letteratura.
Recensioni degli utenti
Una vita di inettitudine-26 maggio 2011
Con la "Coscienza di Zeno", il romanzo psicologico italiano raggiunge il suo apice. Finalmente dopo anni di eroi letterari, ecco che compare sulla scena l'antieroe per eccellenza: l'inetto. Nella figura di Zeno, infatti è racchiuso tutto il fallimento di chi non riesce ad inserirsi pienamente nella società e non riesce ad adattarsi ai ritmi di essa, arrivando ad accampare scuse per ogni propria mancanza o battaglia persa, quasi a scusarsi di esistere. Così nasce il malessere di Zeno, un malessere psicosomatico, causato dall'essere intrappolato in una vita rigida e priva di stimoli di qualsiasi genere, che lo fanno sentire "inferiore" e non lo fanno vivere all'altezza delle sue possibilità. Dal punto di vista stilistico il libro è decisamente piacevole e ben strutturato, il che "alleggerisce" una lettura che rischierebbe di essere troppo pesante per l'argomento trattato. Da leggere almeno una volta nella vita.
IL romanzo psicologico italiano-5 maggio 2011
Romanzo simbolo della letteratura sveviana. Zeno scrive la propria autobiografia su consiglio del proprio medico e sulla base di questo pretesto incomincia una sorta di lunga autoanalisi, sul modello evidente delle teorie freudiane, destrutturando integralmente la struttura del genere narrativo e creando un'identificazione tra psicologia e narrazione. Un testo complesso, ma di qualità elevata.
Narrativa e psicologia-22 aprile 2011
Opera fondamentale per l'autore che la scrisse, Italo Svevo. Le vicende del protagonista, complesse e a volte buffe, si mescolano alla sua psicologia. Dietro ad ogni scelta o ad ogni avvenimento fortuito si nasconde una motivazione, un meccanismo nella mente di Zeno.
La coscienza di zeno di Italo Svevo-17 aprile 2011
Grande opera di Italo Svevo, straordinariamente moderna e attuale. Interessante per osservare e analizzare come la psicoanalisi si sia inserita nella società italiana dei primi anni del '900 e come sia stata recepita dagli intellettuali ma anche dagli uomini comuni dell'epoca. Veramente interessanti le ultime annotazioni di Zeno Cosini sulla guerra ormai imminente.
Capitolo del fumo-15 aprile 2011
Io sono innamorato di un capitolo, il primo, quello sul fumo. Certo devo dire che altri capitoli così sono rari nel libro e che le vicende amorose di Zeno a volte mi hanno annoiato, ma nel dolore e nella serietà psicoanalitica di questo romanzo si trova in continuo un umorismo dotto, quasi dandy che solleva da ogni stanchezza. Il finale è bellissimo, ma non vi dico altro.
Il grande romanzo psicanalitico moderno-25 marzo 2011
Svevo in questo romanzo esprime tutto il suo modo di vedere la vita: i dati realistici vanno incontro ad una crescente interiorizzazione e vengono usati come specchi per chiarire complessi e contraddittori moti della coscienza. Zeno Cosini, il classico unico protagonista del romanzo, vuole risolvere il proprio complesso del vizio di fumare. Sono gli anni in cui il metodo freudiano e junghiano hanno dimostrato grande efficacia per la risoluzione di tali complessi. Zeno si affida ad uno psicanalista che gli consiglia di ripercorrere i momenti più salienti della propria vita e di metterli per iscritto. Viene fuori una personalità abulica e arrendevole, specchio dell'uomo moderno. Alla fine è contenuta la profezia di una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni attraverso la quale l'umanità, forse, guarirà dai germi di cui si nutre e troverà la salute in modo asettico.