Zebio Còtal di Guido Cavani edito da Readerforblind
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Zebio Còtal

Collana:
Le polveri
Data di Pubblicazione:
23 aprile 2021
EAN:

9788894599817

ISBN:

8894599817

Pagine:
300
Formato:
brossura
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Trama Zebio Còtal

Zebio Còtal, rabbioso contadino del modenese, ha cinque figli, poca voglia di lavorare, e un piccolo campo che, coltivato a grano, rende soprattutto gramigna. Zuello, il figlio grande, lo ha mandato a lavorare e vivere dal fratello ricco: una bocca in meno da sfamare, un poco di denaro per ripianare i debiti e comprarsi il vino. Placida, la moglie, bersaglio prediletto della sua ira, lo sopporta in silenzio, mentre la figlia Glizia è l'unica che gli si oppone con fermezza, e insieme cercano di creare un minimo di calore familiare per sopravvivere alla povertà e alla disperazione. Poi Zuello viene cacciato dallo zio perché, ragazzone da fatica, ha sottratto poche lire per sfamarsi. Ma a casa, dove lo aspettano le "cinturate" del padre, che intanto si dà da fare sul fratellino, non può tornare. E così inizia a vagare, il primo della diaspora familiare a cui fa da sfondo una natura crudele e bellissima. Piano piano se ne andranno tutti da Pazzano, chi al Creatore, chi per cercare una sorte migliore, chi svanirà nel nulla. Anche Zebio, incespicando in mille scelte sbagliate, si allontana da casa, prima finisce in prigione, poi è disperso sull'Appennino. E con la famiglia si dissolve anche la speranza in questo romanzo dalla trama scarna e dolente, che però ha in sé oltre alla brutalità della miseria, il pathos della tragedia classica e una lingua rapida, palpitante, che resiste al tempo. Prefazione di Omar Di Monopoli.

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5 di 5 su 1 recensione

Storia amara e veraDi T. Alessandro-1 ottobre 2010

Storia di un uomo che pare una bestia, “Zebio Còtal” è storia di un mondo: il contado lontano, di tempo e chilometri, con le sue case minuscole e spesse, i suoi figli nei campi, le sue donne a fare verdura e zappare la terra. Ed è parabola amara, con finale appropriato, sul valore dell’essere umano: che si agiti, batta e combatta; che strepiti, arringhi e rivendichi; che cammini, osservi, incontri il mondo: vale poco se è solo, vale meno se è lercio, povero misero, seè Zebio Còtal. Si tratta di un piccolo capolavoro del Novecento, uno dei tanti a lungo perduto e che ora, per opera saggia, torna nelle librerie. Va acquistato, letto ed amato. Perché un bel libro non deve sparire. Non deve sparire di nuovo.