Wabi sabi. La via giapponese a una vita perfettamente imperfetta

Come trovare la bellezza nell’imperfezione? Ce lo suggerisce Beth Kempton in "Wabi sabi. La via giapponese a una vita perfettamente imperfetta”. Da antiche cerimonie praticate nella cultura zen, come quella del tè, deriva il wabi sabi che è proprio una diversa visione del mondo e della pratica dell’esistenza. Per essere felici l’unica soluzione è quella di apprezzare la nostra vita, caratterizzata da mille imperfezioni, da momenti difficili, ma la vera bellezza sta nell’osservare le cose in modo diverso, dando spazio al tempo dell’anima, che va scandito lentamente. Il wabi sabi è proprio un nuovo modo di intendere la vita, il rapporto con gli altri, spingendo al perdono di noi stessi. Dobbiamo capire quali sono i nostri limiti, accettarli e farne tesoro. Così facendo e cogliendo i ritmi che la natura ci offre, seducente e maliziosa nel tenderci la mano verso la felicità, il wabi sabi può essere utilizzato per affrontare ogni cosa nella vita. Semplificare è essenziale, riportando i limiti che abbiamo ad una possibile realizzazione, senza spingerci sempre più in là. Solo così daremo alla nostra esistenza una possibilità e la offriremo anche a noi stessi. Beth Kempton in “Wabi Sabi” ci racconta una storia diversa, una storia che è vita e bellezza, una storia che può diventare la nostra storia se solo lo vogliamo.