Descrizione Volti dell'ateismo. Mancuso, Augias, Odifreddi. Alla ricerca della ragione perduta
L'ateismo di oggi non sembra aver molto in comune con quello, tragico, dei grandi pensatori atei dell'Ottocento (si pensi per tutti a Nietzsche) o dello stesso Novecento (si pensi per tutti a Camus), ben consapevoli che la "morte di Dio" avrebbe comportato una terribile rivoluzione e per di più dagli esiti incerti e comunque inquietanti nel modo di vivere e di pensare dell'umanità. Le forme dell'ateismo odierno sembrano invece poter essere ben rappresentate dal pensiero di personaggi quali Vito Mancuso, Corrado Augias o Piergiorgio Odifreddi, i quali ritengono, sia pure con accenti diversi, che in fondo rinunciare al Dio personale e creatore di tutte le cose come instancabilmente proposto dalla Chiesa, costante destinataria dei loro corrosivi attacchi sia necessario o per lo meno opportuno. Un ateismo, dunque, ingenuo e del tutto incapace di autofondarsi, a volte perfino patetico nel vano tentativo di costruirsi delle ragioni che invece gli sfuggono senza neppure che i suoi alfieri se ne rendano conto.
Recensioni degli utenti
Valutazione-7 novembre 2010
Negativo. Troppo difficile e complesso per chi è non addentro delle tematiche teologiche e/o filosofiche; écome spiegare il teorema di pitagora a studendi delle medie facendo uso della trigonometria;Contradditorio: critica l'esegesi storica critica, diluendone l'importanza, ma di fatto la usa per combattere le tesi dei 3 scrittori; prova ad usare (giustamente) la ragione ma poi per giustificare certe posizioni della Chiesa fa uso di concetti a forte connotazione spirituale e metafisico. Dimentica completamente la testimonianza dell'amore come unica vera forza propulsiva del Vangelo Personalmente ritengo che si vanno più danni questi Perry Mason del Vangelo che gli anticlericali ed atei scrittori al quale l'autore fa riferimento.