La voce dei sommersi. Manoscritti ritrovati di membri del Sonderkommando di Auschwitz edito da Marsilio
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La voce dei sommersi. Manoscritti ritrovati di membri del Sonderkommando di Auschwitz

a cura di

C. Saletti

Editore:

Marsilio

Data di Pubblicazione:
27 agosto 1999
EAN:

9788831772457

ISBN:

8831772457

Pagine:
296
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Descrizione La voce dei sommersi. Manoscritti ritrovati di membri del Sonderkommando di Auschwitz

Da questo libro è stato tratto il film "Il figlio di Saul" vincitore del premio Oscar 2016 nella categoria miglior film straniero.

Questo libro sfata il mito tragico del silenzio degli innocenti e la convinzione ancora più radicata che i "corvi neri" dei crematori fossero ebrei che avevano deciso di collaborare con i nazisti per distruggere i loro fratelli, rende la parola ai "sommersi", fa sentire la loro voce di testimoni integrali. Essi hanno scritto con la precisa consapevolezza di essere i soli cronisti che avrebbero potuto rendere conto dell'orrore, là dove l'orrore era assoluto.

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5 di 5 su 1 recensione

Le voci dei sommersi.Di c. monica-15 settembre 2011

Prove documentate, scritti di coloro che fecero parte di questo Kommando speciale di lavoro, il lavoro nei Krematori. Speciale era tutto cio' che riguardava l'annientamento degli ebrei, i treni piombati speciali, il trattamento speciale, e cosi', anche questi uomini erano considerti speciali, ed erano quasi sempre tutti ebrei. Erano addetti alla spoliazione dei deportati negli spogliatoi delle camere a gas provvisti di ganci numerati, affinche', chi subiva il trattamento speciale (il gas) potesse, dopo la finta doccia, ritrovare i propri indumenti. Erano addetti alla ripulitura delle camere a gas dopo aver estratto i cadaveri, erano addetti alla rasatura dei capelli e all'estrazione dei denti d'oro di questi cadaveri, ed infine li bruciavano nei forni crematori. Questo speciale Kommando fu liquidato, come sistematicmente venivano liquidati, dopo pochi mesi, tutti i membri costretti a farne parte. Isolati dal campo affinche' non potessero parlare con nessuno, nessuna prova di crimini nazisti ne materiale ne vivente doveva sopravvivere. Erano ebrei, ma nessuno poteva scegliere che lavoro svolgere in Lager, e questi uomini, colpevoli di nulla, vivevano col costante disprezzo per se stessi per il lavoro che svolgevno, alcuni di loro furono costretti a bruciare i propri famigliari, eppure, furono addidati da altri prigionieri come traditori, venduti al nemico. Furono liquidati tutti, ma prima scrissero e nascosero su tutto quello che si svolgeva in questi Krematori. Sono prove inconfutabili, cento bambini arrivarono in coda per il gas, conoscevano la loro sorte, si ribellarono, ma furono gasati e cremati ugualmente. Un episodio come altri che non si sarebbe mai conosciuto se non grazie a questi uomini speciali, ebrei che bruciavno ebrei, ebrei che prima di morire raccontarono.