I vizi degli economisti, le virtù della borghesia
- Editore:
IBL Libri
- Traduttore:
- Merlini R.
- Data di Pubblicazione:
- 19 settembre 2014
- EAN:
9788864400594
- ISBN:
8864400591
- Pagine:
- 138
- Formato:
- brossura
Descrizione I vizi degli economisti, le virtù della borghesia
In che direzione va la scienza economica? Secondo Deirdre McCloskey, da oltre cinquant'anni gli economisti continuano a ripetere gli stessi errori. La ricerca è ancora oggi pesantemente condizionata dai grandi progetti costruttivisti elaborati dagli anni Quaranta da tre premi Nobel: Lawrence Klein, Paul Samuelson e Jan Tinbergen. Scienziati sociali quanto mai autorevoli, l'influenza di Klein, Samuelson e Tinbergen ha portato gli economisti a praticare sempre più diverse forme di ingegneria sociale, con l'ambizione di prevedere e controllare la vita delle persone. I "vizi" degli economisti sono una conseguenza dell'abbandono delle "virtù borghesi", anche nella vita intellettuale. La buona ricerca scientifica dovrebbe funzionare come un mercato, non in modo freddo e meccanico, ma attraverso la fiducia, il dialogo e la persuasione. Per McCloskey bisogna allora tornare, nello studio dell'economia, alle virtù intellettuali e morali di David Hume e Adam Smith: un insieme di principi morali che predicano serietà nell'esaminare i fatti, attenzione nella costruzione delle teorie e prudenza nella politica economica.