Le vite perdute di Christopher Chant

Un buon romanzo ma solo per ragazzi. Per quanto mi sforzi, a quest'opera non riesco a dare più di 3. Al di là del fatto che non amo particolarmente il fantasy, quando mi raccontarono la trama di questo libro ne rimasi incuriosita. In biblioteca l'ho trovato subito senza neppure cercarlo, quasi mi stesse aspettando e l'ho letto in due giorni. Il ragazzino che viaggia per vari mondi ogni volta che sogna e che ha nove vite tanto da poter diventare il Chrestomanci, cioè il mago più potente che protegge i mondi dalla magia cattiva è, se vogliamo, un buon inizio di favola, una bella idea. La scrittura però è banale e Christopher perde le vite spesso in modo sciocco. Come se l'autrice non sapesse come far morire il suo personaggio o il personaggio avesse chiesto all'autrice di non morire in modo troppo doloroso e cruento. Il bene vincerà sul male, come in ogni favola, ma senza grossi colpi di scena né parti avvincenti.

...ma come ho fatto a ignorare la wynne jones?? Facciamo un salto indietro rispetto a vita stregata, e ci rendiamo i conti che i personaggi non sono gli stessi, insomma non si tratta di una saga ma hanno comunque qualcosa in comune ed è quel qualcosa che tiene incollati!

Ma che carina questa saga! sono al secondo episodio e già non ne posso fare a meno. Speravo di ritrovare i personaggi del primo (Micio, guendalina...) e invece mi ritrovo davanti un Christopher Chant bambino. Uno spasso! Una volta aperto il libro e iniziato a leggere, non posso più mollarlo finchè non sono arrivata all'ultima pagina. e ora mi chiedo: chi incontrerò nel libro successivo? anche qui la rowling ha preso qualcosa: spezzettare le vite e metterle in altri mondi fa tanto Horcrux...