La vita quotidiana come rappresentazione
- Editore:
Il Mulino
- Collana:
- Biblioteca
- Traduttore:
- Ciacci M.
- Data di Pubblicazione:
- 28 marzo 1997
- EAN:
9788815059628
- ISBN:
8815059628
- Pagine:
- 324
- Argomenti:
- Psicologia sociale, di gruppo o collettiva, Psicologia dell'educazione
Libro La vita quotidiana come rappresentazione di Erving Goffman
Trama libro
L'autore esamina minuziosamente la vita sociale come tessuto di relazioni elementari: "routines" quotidiane, incontri casuali, interazioni episodiche, frammenti di conversazione. Per farlo si serve abilmente di una metafora antica della società: la rappresentazione drammaturgica. La messa in scena è opera di gruppi che collaborano come vere e proprie "equipes" teatrali all'interno di uno spazio scenico diviso tra "ribalta" e "retroscena". La posta in gioco è il successo nella presentazione di se stessi.
Recensioni degli utenti
Libro sempre attuale - 23 marzo 2015
Un libro unico, che unisce sociologia e antropologia a psicologia. Goffman spiega i meccanismi culturali e psicologici che si creano e si concretizzano nella vita di ogni uomo: l'individuo, in qualsiasi condizione si trovi e viva (ad esempio quando viene invitato da un vicino per una tazza di tè), indossa una "maschera". Questa maschera può rappresentarlo in quel momento, può aiutarlo a compiere un comportamento/atto, può servigli per svolgere il proprio ruolo, può garantirgli la protezione della parte più intima di sé. L'individuo riveste così il ruolo di attore e diviene "un affaticato fabbricante d'impressioni".
Libro consigliato a tutti - 28 febbraio 2012
Questo saggio è molto valido sia per gli studi sociologici, di cui l'autore è stato uno dei più grandi esperti, sia come lettura per tutti gli utenti. Fa capire, attraverso moltissimi esempi presi dalla vita di tutti i giorni e con la metafora del teatro, come quotidianamente tutti quanti ci comportiamo, nelle varie situazioni sociali, secondo schemi fissi, come un equipe di attori che curano la miglior riuscita della messa in scena. Per quanto le ricerche sul campo di Goffman risalgano al secolo scorso non hanno minimamente perso di attualità esplicativa.