Visioni periferiche. La narrazione dell'hinterland in Italia e nel mondo di Alessandra Montesanto edito da Ass. Multimage
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Visioni periferiche. La narrazione dell'hinterland in Italia e nel mondo

Illustratore:
Annetta D.
Data di Pubblicazione:
22 settembre 2020
EAN:

9788832262223

ISBN:

8832262223

Pagine:
138
Formato:
brossura
Argomento:
Cinema, film
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Descrizione Visioni periferiche. La narrazione dell'hinterland in Italia e nel mondo

La città e il Cinema sono emblemi della modernità e proprio attraverso l'analisi di opere filmiche vengono approfonditi temi riguardanti la condizione umana nelle società attuali periferiche. Quale può essere il ruolo delle periferie nel mondo globalizzato? Un ruolo divenuto sempre più incisivo per lo sviluppo socio-culturale che, in tutte le aree del mondo, presenta ancora molte problematicità, ma anche molte sfide. Quello cinematografico è un linguaggio che ben si presta a raccontare storie grazie al suo codice comunicativo con il quale si riescono a descrivere sia i paesaggi urbani e le loro trasformazioni sia gli stati d'animo delle persone che in essi vivono, si muovono e agiscono, creando un meccanismo di proiezione e di identificazione con gli spettatori e con i lettori. Sperequazione sociale, discriminazioni, lotte per i diritti fondamentali, giustizia, multiculturalismo: questi e altri gli argomenti trattati, a cui si aggiungono esempi di buone pratiche, di sperimentazioni riuscite e di progetti validi per rigenerare il capitale sociale anche tramite il rilancio di un approccio culturale e partecipativo alla (ri)costruzione di un Bene comune.

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Visioni perifericheDi O. ELENA-15 febbraio 2022

Visioni periferiche (la narrazione dellhinterland in Italia e nel mondo. ) Nel testo di denuncia e di speranza, di buio e di luce, sembrano coesistere due anime globali, che si sfidano in una continua tensione volta luna a distruggere e laltra a ricostruire. Alessandra Montesanto, docente di Storia del Cinema e Linguaggio dei Mass Media, attraverso unaccurata ricerca cinematografica, conduce il lettore in un particolare viaggio nellhinterland di alcune megalopoli, ove si perpetuano violenze impunite soprattutto sulle donne e sui minori. Nel contempo però in ogni città, presa in esame nel testo, tra cui anche Roma e Milano, altre e diverse iniziative propendono al recupero ed alla tutela della dignità umana con azioni di riqualificazione urbanistica ed ambientale. Le città, dove le generazioni si sono giocate e si giocano il futuro, appaiono anche il luogo del malessere e del disagio, dellorrore e del terrore allombra di uno Stato troppo spesso assente o consenziente. Lautrice mediante una sapiente distillazione di dati, desunti dai suoi numerosi viaggi, dalla sua attività di docenza e dal suo ruolo di Vicepresidente di unassociazione che si batte per i diritti umani, offre una filmografia nutrita, che consente di accrescere la consapevolezza di quanto lignoranza e la povertà possano essere ancora e sempre la causa di violenze perpetuate contro i più deboli. Lautrice affronta con sguardo obiettivo il problema della discriminazione razziale, sociale, religiosa e sessuale con dati ricavati da associazioni che in tutto il mondo si occupano di sostenere e difendere le vittime. Il filo rosso della violenza contro le donne e sui bambini attraversa questo viaggio nelle periferie delle megalopoli, i cui particolari superano di gran lunga la fantasia. Tra queste Il Cairo emerge per lefferatezza con cui le donne subiscono violenze attraverso la penetrazione della vagina e dellano con dita e lame di coltelli. Molte vittime sono fotografate con i cellulari per rappresentare lestensione del pene. Il Centro Egiziano, che difende le donne, ritiene, le frustrazioni sessuali degli uomini e la povertà, le cause di tali crimini, senza per questo giustificarli. In angeli del sole, per la regia di Rudi Legemann, assistiamo alla rappresentazione di fatti reali accaduti a Rio de Janeiro, che tolgono il fiato. Una ragazza soprannominata 50 centavos, la cifra di cinquanta centesimi richiesta per una sua prestazione, si prostituisce nella cittadina di Pernabuco, subendo la penetrazione molte volte al giorno. Maria, il nome della ragazzina di dodici anni, in realtà ancora una bimba, è stata venduta dalla famiglia al mercato della prostituzione. I genitori abbruttiti dalla miseria e illusi che potesse andare incontro ad un futuro migliore, la cedono ad un trafficante che la porta via dalla favela, per rivenderla come regalo di compleanno per il figlio quindicenne di un uomo ricco e potente, che invita ladolescente a farne quello che vuole, anche a picchiarla. Quello che sconvolge è sapere che le attrici che hanno girato il film sono state supportate dal sostegno psicologico durante le riprese. Docente attenta e sensibile alla tutela della persona, depositaria di testimonianze ed esperta di cinema, Alessandra Montesanto, si profila quasi come un catalizzatore culturale, che attraverso il saggio, Visioni periferiche, edito dalla Multimage di Firenze, la casa editrice dei diritti umani, intende diffondere la conoscenza della cruenta realtà che si vive nelle periferie delle più grandi città del mondo. Lautrice rivolge soprattutto ai giovani linvito a leggere il testo, proprio perché gli adulti non sono stati in grado di cambiare il modo di pensare e procedere. La storia è stata cattiva maestra per i suoi esempi di violenza perpetuati contro lessere umano. Cambiare le immagini mentali, che hanno indotto gli uomini a procedere per imitazione del passato ed invertire la rotta della prevaricazione delluomo sulluomo, come unica strada possibile che garantisca la sopravvivenza sul pianeta, si spera possano diventare gli obiettivi dei giovani, per un futuro mutamento della mentalità.