La villa dell'acqua

Non sono una fan della serie regolare con protagonista Sana, forse a causa della visione dell'anime - puntualmente e barbaramente censurata da Mediaset - che non mi entusiasmò: questo volume, in compenso, è veramente molto bello. Edizione non brillante, però passabile soprattutto visto il prezzo richiesto.

In questo volume si raccontano due storie: la prima è "La villa dell'acqua", il film in cui nel manga recitano Sana e Naozumi; la seconda si intitola "Pochi" ed è la storia di una ragazza, la regina dello stress, che incontra un ragazzo, il meno stressato della scuola, che tuttavia ha sulle spalle tanti pensieri e problemi. Carino, anche se "La villa dell'acqua" non riesce proprio a spaventare nessuno. Molto divertenti i "dietro le quinte" e le vignette bonus che ho personalmente intitolato "Akito che si diverte facendosi venire i brividi." Carino, ma non eccezionale.

Lo stile di disegno è lo stesso della storia principale, ma in questo spin-off autoconclusivo la trama si fa più cupa, forse un po' troppo deprimente per quanto riguarda la prima storia. Per quanto riguarda l'edizione, le pagine hanno un colore giallino che dà fastidio. Tuttavia, non essendoci errori di stampa, direi che la scarsa qualità della carta è accettabile visto il prezzo basso del volume.

Volume contenente due storie, ma preferisco soffermarmi di più sulla prima (nonché la principale dell'opera). Un racconto macabro, ossessivo, tragico e crudele ma anche, seppure in maniera propria, romantico. La Obana dovrebbe dedicarsi di più al genere horror.

Bello, bello, bello! Questo volumetto autoconclusivo, nonché un extra della storia principale "Rossana" della stessa Obana Mino, è davvero un gioiellino. Lo stile dei disegni non è il mio ideale, ma non è nemmeno brutto. Soprattutto è la storia quella che coinvolge.

La prima storia - che conferisce il titolo all'opera - è come quelle che piacciono a me: morbose, inquietanti, melodrammatiche. Nonostante sia stata destinata a una rivista con contenuti non troppo forti, mi ha preso comunque. Davvero. Anche la seconda è molto carina, sebbene i toni siano diversi. Una storia più "normale", dove però l'autrice ci colpisce comunque con una narrazione originale.