Trama Verità separate
Stoccolma, 2002. Complice un incontro casuale, tra Jan e Angelika scoppia il classico colpo di fulmine, e dopo poche settimane i due decidono di sposarsi. Jan è un genetista e, per indole e per formazione, è un razionalista: è convinto che i fatti siano la cosa più importante, che ogni fenomeno possa essere spiegato. Diversamente da Jan, Angelika, un'infermiera professionale specializzata nell'assistenza ai malati terminali, ha un approccio spirituale all'esistenza: è convinta che le vite umane siano governate da forze sovrannaturali, si lascia guidare dall'intuito e possiede un sesto senso che è sì un dono straordinario, ma anche un fardello non indifferente.
Recensioni degli utenti
Storia dolce amara nella tradizione svedese-30 luglio 2010
Ci si può innamorare di uno scrittore leggendone solo poche righe. A me è successo così con Marianna Fredriksson, grazie proprio a Verità Separate. Mi sono inguaribilmente innamorata della prosa limpida, trasparente, ma mai banale o scontata di questa meravigliosa scrittrice svedese. Non avendo mai letto niente del filone nordico, sono rimasta proprio folgorata dall'esperienza, entusiasta nel conoscere uno stile letterario che ignoravo. Bisogna ammettere, però, che lo scrittura nordica ha le sue difficoltà. Ti prende e trasporta direttamente nella vicenda, ti coinvolge profondamente, senza melassa o fronzoli ad illuderti, ti conduce attraverso paragrafi filosofici e scientifici, magari un po' lenti all'apparenza, ma intensi per la mia esperienza, per distruggere ogni sciocco castello romantico che potevi aver costruito con una fredda, non perfida però, manata di puro realismo. C'è la vita vera in Verità Separate, c'è il disagio del singolo che non può mai sentirsi completamente unito all'altro, c'è il dolore del passato che infligge altro dolore alla mente del presente, ci sono l'amore e la passione vissuti senza preconcetti o tabù, ci sono la famiglia e l'amicizia che sorreggono come pilastri la fragilità dell'esistenza, c'è l'attualità della ricerca scientifica che si scontra con la legittima paura filosofica e spirituale di chi non confida ciecamente solo nella prova empirica. C'è dentro ognuno di noi, almeno un pezzettino, nei dubbi e nelle gioie dei protagonisti, assoggettati ad un destino mai stanco, mai docile, mai clemente. Una vera rivelazione.
