Il vecchio che leggeva romanzi d'amore di Luis Sepúlveda edito da Guanda
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Il vecchio che leggeva romanzi d'amore

Editore:

Guanda

Traduttore:
Carmignani I.
Data di Pubblicazione:
12 maggio 2023
EAN:

9788823532786

ISBN:

8823532787

Pagine:
156
Formato:
brossura
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Trama Il vecchio che leggeva romanzi d'amore

A 30 anni dalla pubblicazione, una nuova edizione del libro che ha rivelato Luis Sepúlveda ai lettori italiani. Il vecchio Antonio José Bolívar Proaño vive ai margini della foresta amazzonica ecuadoriana. Ha con sé i ricordi di un'esperienza - finita male - di colono bianco, la fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie e alcuni romanzi d'amore che legge e rilegge in solitudine. Ma nella sua mente, nel suo corpo e nel suo cuore è custodito un tesoro inesauribile, che gli viene dall'aver vissuto dentro la grande foresta, insieme agli indios shuar: un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura, quel rispetto per la magia delle creature che il grande mondo verde gli ha insegnato e che i gringos, capaci soltanto di sfruttare e distruggere, non sapranno mai capire. Solo un uomo come lui potrà dunque adempiere al compito ingrato di inseguire e uccidere il tigrillo, il felino che, accecato dal dolore per l'inutile sterminio dei suoi cuccioli, si aggira minaccioso per vendicarsi dell'uomo. In questa epica caccia, in questo confronto continuo fra la vita e la morte, l'animale, anziché rappresentare il nemico, si fa emblema inquietante di un oscuro senso di colpa collettivo verso la natura ferita. Canto d'amore dedicato all'ultimo luogo in cui la terra preserva intatta la sua verginità, il romanzo di Luis Sepúlveda ci porta, insieme all'ardore della denuncia, un'irriducibile capacità di sperare. E di sognare, come succede al vecchio Antonio quando legge i suoi romanzi d'amore.

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4 di 5 su 6 recensioni

Poesia in difesa dell'ambiente Di S. Paolo-16 agosto 2018

Un'apologia dell'ambientalismo e un grido in difesa delle foreste pluviali amazzoniche preda del progresso che niente risparmia di fronte all'interesse di ciò che ritiene a sé funzionale, si tratti oggi di specie animali o domani di pacifiche popolazioni indigene costrette a ritirarsi in spazi sempre più ristretti prima dell'inevitabile fine. Sepulveda svolge il suo tema con linguaggio di poesia e crea un personaggio stupendo.

Il miglior Sepulveda di sempreDi G. Alessandra-16 ottobre 2014

Probabilmente il più bel libro che Sepulveda abbia mai pubblicato. Non ha il sapore fantastico della fiaba, non ha per protagonista una capra o un pappagallo, i suoi personaggi non vivono incredibili avventure, ma in qualche modo l'atmosfera che riesce a creare è la più romantica di sempre. La storia di un uomo, la bellezza di un racconto di vita forte e intenso, coinvolgente e profondo. La lotta continua tra essere umano e natura si unisce qui alla semplicità della vita quotidiana, quella intessuta delle azioni che ci fanno vivere giorno dopo giorno.

SepulvedaDi C. Lisa-20 novembre 2010

Un libro davvero bellissimo che racconta la froza della lettura e della natura e del rispetto che si deve portare ad entrambe. Commovente.

bel libro Di D. Giuseppina-12 novembre 2010

Magari dal titolo mi aspettavo qualcosa di diverso quando l'ho comprato (un romanzo d'amore? ) , ma quello che ho trovato è stato uno spunto per una serie di riflessioni utili, quindi, ve lo consiglio. 127 pagine da leggere tutte d'un fiato.

Ottimo libro!Di s. ugo-12 ottobre 2010

Amo molto i libri di Sepulveda, ma questo in particolare ha qualcosa in più che lo rende unico, o meglio tutto in questo libro è ben riuscito: dal protagonista, alla costruzione della trama, allo stile narattivo, alla morale finale. Assolutamente consigliato!

Uomo e naturaDi P. Alessia-29 luglio 2010

Il pianto che offusca gli occhi di Antonio Josè Bolivar a fine racconto, è uno degli ultimi urli di dolore rimasti sulla faccia della Terra per la Morte della Natura. Nel corso del romanzo si sussegue una continua dicotomia tra la Natura, portatrice di Gioia e di Vita, e l'Uomo incapace di convivere in armonia con essa e quindi portatore di Morte e Odio verso il prossimo. L'unico uomo capace di convivere e di capire la Natura è prorpio Antonio Josè Bolivar.Proprio per questa sua nobile capacità viene, però, visto dal resto della piccola comunità in cui vive come un "vecchio pazzo solitario". Libro stupendo, concreto, reale, peino si significato.