Vajont, l'onda lunga. Quarantacinque anni di truffe e soprusi contro chi sopravvisse alla notte più crudele della Repubblica di Lucia Vastano edito da Ponte alle Grazie

Vajont, l'onda lunga. Quarantacinque anni di truffe e soprusi contro chi sopravvisse alla notte più crudele della Repubblica

Collana:
Saggi
Data di Pubblicazione:
5 giugno 2008
EAN:

9788879289702

ISBN:

8879289705

Pagine:
267
Formato:
brossura
Argomento:
Impatto sociale delle calamità
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Descrizione Vajont, l'onda lunga. Quarantacinque anni di truffe e soprusi contro chi sopravvisse alla notte più crudele della Repubblica

Dell'onda alta duecento metri che la sera del 9 ottobre 1963 si abbattè su Longarone, Erto e Casso, Castellavazzo e altri comuni fra Veneto e Friuli, sappiamo quasi tutto. Sappiamo che quello del Vajont fu un eccidio annunciato; sappiamo che lo Stato e l'ENEL si resero colpevoli della morte di duemila persone. Lucia Vastano prende le mosse da quella notte, dove lo spettacolo di Marco Paolini e il film di Renzo Martinelli si sono fermati, e in questo libro racconta cosa ne è stato delle tante persone che l'onda non uccise ma sconvolse per sempre, decimandone le famiglie, distruggendone le ragioni di vita, le tradizioni, i pochi beni; racconta della loro rabbia e del loro dolore, della loro speranza di giustizia continuamente delusa; racconta le indecenti trame che grandi potentati industriali come piccole cricche del malaffare hanno ordito alle loro spalle, gestendo i colossali finanziamenti per la ricostruzione; racconta le complicità della politica locale e nazionale; racconta le truffe ai danni della povera gente, indotta con le minacce o l'inganno a firmare tregue con l'ENEL in cambio di pochi spiccioli; racconta degli attentati continui alla sensibilità dei sopravvissuti e alla corretta memoria storica della tragedia.

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5 di 5 su 1 recensione

Vajont: prima, durante e dopoDi k. linda-21 marzo 2011

La tragedia del Vajont credo sia universalmente conosciuta, almeno per sommi capi. Questo libro ha un valore aggiunto. Prende in considerazione la vicenda non solo per quanto riguarda il pre, ovvero il come si è arrivati alla costruzione della diga, ma anche il post, l'onda lunga del titolo, ovvero tutto ciò che questa tragedia ha lasciato nelle vite dei sopravvissuti. Leggere di cosa è stato di loro, del processo per la strage, dei risarcimenti economici, delle furberie, del dolore di non sapere ancora dove sono i corpi dei propri cari, fa capire che si tratta di una ferita ancora aperta. Di una tragedia che ha avuto inizio con l'onda che ha spazzato via paesi e uomini, ma che è poi continuata, impunemente, anche nei decenni a seguire. Lo stile giornalistico, ma non asciutto, dell'autrice lo rende un ottimo reportage, che appassiona e informa. Da leggere.