L' uomo della sabbia e altri racconti

Lo avevo già letto in passato, ma una rilettura non può che farmi bene. Hoffmann scrive in epoca romantica e il suo approccio al mistero e all'orrore è in relazione all'humus culturale dell'epoca e alle conoscenze dello scrittore, bisognerebbe insomma leggere questi racconti come li leggevano i suoi contemporanei. Ora ciò è assai difficile, dato che la premessa a una simile operazione consiste nel conoscere perfettamente l'epoca in cui l'autore scrive, e questo non è il mio caso. Ma è ugualmente interessante riconoscere tra le righe come viene usata la teoria del magnetismo animale che larga parte avrà nei racconti di Poe, oppure la magia nera simpatica che esercita i suoi influssi a distanza dal soggetto che ne è l'incosapevole vittima. In definitiva, non si tremerà di certo di fronte a questi racconti, forse l'uomo di sabbia conserva ancora un certo timore che deriva da un orrore raccontato tutto interiore, psicologico che sfocia nella pazzia, e difatti questa forma alienazione è l'unica cosa che tutt'oggi non è pienamente compresa da un punto di vista scentifico, e questa incomprensione genera in noi lettori ancora un certo timore, se non una paura difficilmente razionalizzabile.

L'Uomo della Sabbia è un racconto che definirei semplicemente geniale, e non a caso è considerato uno dei capolavori di Hoffmann. Esso racchiude in sé le maggiori tematiche della poetica hoffmaniana. Ricco di colpi di scena, è inquietante e perturbante, in un'atmosfera che oscilla continuamente tra sogno e realtà che lascia spesso il lettore smarrito fino al sorprendente finale. Consigliatissimo

Na serie di racconti, il più famoso dei quali, l'uomo della sabbia, mi ha ricordato vagamente un film di diversi anni fa: Lars e una ragazza tutta sua, incentrato su una relazione tra un giovanotto e una bambola gonfiabile, accettata come fidanzata da un'intera comunità. Ne l'uomo della sabbia, infine il protagonista si innamora di una bellissima automa... E' il "perturbante"di Jentsch e di Freud, che nell'inconscio da origine a immagini o costruzioni fantastiche della mente, talvolta spaventose, a metà tra il sogno (o incubo) e la realtà. Ed è sempre il "perturbante" che anima tutti gli altri racconti della raccolta, taluni veramente molto belli, nella forma di letteratura a metà tra la fiaba e il racconto fantastico.

Racconto dell'orrore: da non leggere quando scende la sera... Inquietante. anzi, raccapricciante.