Trama Gli ultimi due ebrei di Kabul
Kabul, poco prima della cacciata dei talebani. Una lettera parte indirizzata a un giornalista americano, Peter. A scriverla è stato Alfred, scrivano ebreo, ma a dettarla è stata Naema, una giovane afghana. Lei e Peter si sono incontrati poco tempo prima, e una notte, sotto le bombe, si sono amati. Poi lui è tornato a casa, ma quel breve amore ha lasciato un segno: Naema è incinta e rischia di essere lapidata. Alfred e Simon, l'altro unico ebreo che abita a Kabul, vorrebbero prendersi cura della donna, sottrarla alla morte. Ma i conflitti che questo "incidente d'amore" ha innescato non possono essere guidati dalla mano dell'uomo.
Recensioni degli utenti
Una storia triste-14 maggio 2012
E' un romanzo breve e commovente. Simon il ciabattino e Alfred lo scrittore, sono gli ultimi ebrei di stanza a Kabul. Naema una adolescente afgana analfabeta rimasta incinta di Peter un militare americano, si rivolge ad Alfred per far sapere a quest'ultimo negli Usa di tornare a prenderla altrimenti ella verrà lapidata come adultera. Si rimane senza parole nel corso della lettura di questa storia che anche se sintetica, prende tutto d'un fiato. Una vicenda che fa rabbia, che è tragica ma nello stesso tempo garbata e molto umana.
Incidente d'amore.-13 agosto 2011
Una storia raccontata atraverso dei quadri delicati che ne tratteggiano i protagonisti. Chi narra è Simon, uno dei due ebrei di Kabul, che assieme all'amico-nemico di sempre, Alfred, l'altro ebreo, tenta di salvare una giovane, che ha amato per una notte un soldato americano di cui ora non sa più nulla e ne è rimasta incinta, dalla lapidazione. Alfred pagherà con la vita. Così Naema, la giovane afghana. Per una serie di casi fortuiti, le cose non vanno come si spera. Quella notte d'amore, così, andrà a modificare profondamente la vita di molte persone. Violenza e amore, pregiudizi, mentalità diverse che si scontrano. Piacevole.