L' ultima campagna. Robert F. Kennedy e gli 82 giorni che ispirarono l'America
- Editore:
Il Saggiatore
- Collana:
- Storia
- Traduttore:
- Ceschi M.
- Data di Pubblicazione:
- 7 maggio 2009
- EAN:
9788842815488
- ISBN:
8842815489
- Pagine:
- 367
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Storia postbellica del 20. Secolo: dal 1945 al 2000, Leader politici e leadership
Descrizione L' ultima campagna. Robert F. Kennedy e gli 82 giorni che ispirarono l'America
La notte fra il 4 e il 5 giugno del 1968 il senatore dello stato di New York Robert F. Kennedy fu colpito a morte nel corridoio delle cucine dell'Hotel Ambassador a Los Angeles. Aveva appena concluso il discorso di ringraziamento per la vittoria delle primarie in California. Era a pochi passi dall'elezione alla presidenza degli Stati Uniti. La parola chiave della sua campagna era stata Hope, speranza. Per curare le ferite di un'America afflitta da tre anni di guerra in Vietnam, da discriminazioni e scontri razziali, da una povertà estrema tenuta nascosta. Speranza in una nuova guida morale per tutto il pianeta. Attorno a Bob Kennedy si erano strette le minoranze etniche e le categorie sociali più povere: chicanos, nativi americani, coltivatori del delta del Mississippi... Per gli afroamericani era la promessa del riscatto. Che cosa aveva fatto Kennedy negli 82 giorni della sua campagna elettorale? Chi era l'uomo a cui l'America guardava con speranza? Che cosa univa quella catena di persone in lutto che, per più di quattrocento chilometri, accompagnò il treno che trasportava la sua salma? Nel rispondere a queste domande, Thurston Clarke ricostruisce le primarie americane del '68, intervista amici, collaboratori, testimoni. Restituisce la figura di un uomo che in quei giorni diede il meglio di sé, che fu riconosciuto dagli elettori come un politico buono e onesto. L'epigono che in sé racchiudeva i destini del fratello John e di Martin Luther King. La notte fra il 4 e il 5 giugno del 1968 il senatore dello stato di New York Robert F. Kennedy fu colpito a morte nel corridoio delle cucine dell'Hotel Ambassador a Los Angeles. Aveva appena concluso il discorso di ringraziamento per la vittoria delle primarie in California. Era a pochi passi dall'elezione alla presidenza degli Stati Uniti. La parola chiave della sua campagna era stata Hope, speranza. Per curare le ferite di un'America afflitta da tre anni di guerra in Vietnam, da discriminazioni e scontri razziali, da una povertà estrema tenuta nascosta. Speranza in una nuova guida morale per tutto il pianeta. Attorno a Bob Kennedy si erano strette le minoranze etniche e le categorie sociali più povere: chicanos, nativi americani, coltivatori del delta del Mississippi… Per gli afroamericani era la promessa del riscatto. A loro, due mesi prima della morte, si era rivolto con queste parole: "Ho delle notizie molto tristi per tutti voi e ritengo lo siano anche per tutti i nostri concittadini e per la gente che ama la pace in tutto il mondo. Devo dirvi che questa sera a Memphis, nel Tennessee, qualcuno ha sparato a Martin Luther King e lo ha ucciso". Che cosa aveva fatto Kennedy negli ottanta due giorni della sua campagna elettorale? Chi era l'uomo a cui l'America guardava con speranza? Che cosa univa quella catena di persone in lutto che, per più di quattrocento chilometri, accompagnò il treno che trasportava la sua salma? Nel rispondere a queste domande, Thurston Clarke ricostruisce le primarie americane del '68, intervista amici, collaboratori, testimoni. Restituisce la figura di un uomo che in quei giorni diede il meglio di sé, che fu riconosciuto dagli elettori come un politico buono e onesto. L'epigono che in sé racchiudeva i destini del fratello John e di Martin Luther King.
Recensioni degli utenti
L'ultima campagna. -4 luglio 2011
Spettacolare e intrigante viaggio in uno dei periodi più neri della storia americana. Affascinanti, amare, irrisolte: ttte le ipotesi di una morte annunciata, lenta, comnciata probabilmente a Dallas, una speranza che non abbiamo mai potuto assaporare e che di converso ha consegnato all'immaginario collettivo del mondo civile i fratelli Kennedy. Un testo, finalmente non agiografico, che ripercorre i dilemmi, le sofferenze, le convinzioni di RFK, in presa diretta con l'agenda elettorale delle primarie.
L'ultima campagna-12 febbraio 2011
Se la storia avesse tralasciato di fermarsi nelle sale dell'Ambasador di LA, se Bob fosse davvero riuscito nell'impresa di vincere le presidenziali... Affascinanti, amare, irrisolte: ttte le ipotesi di una morte annunciata, lenta, comnciata probabilmente a Dallas, una speranza che non abbiamo mai potuto assaporare e che di converso ha consegnato all'immaginario collettivo del mondo civile i fratelli Kennedy. Un testo, finalmente non agiografico, che ripercorre i dilemmi, le sofferenze, le convinzioni di RFK, in presa diretta con l'agenda elettorale delle primarie.