Descrizione L' ultima Anguàna
Estate del '56. Tre fratellini, Vito, Marilù e Pino, sono in vacanza sulle montagne venete. La bucolica atmosfera alpestre fa da sfondo ai loro giochi, ma nasconde sotto l'apparente serenità oscure vicende e inafferrabili segreti. La valle, i boschi e i monti sono popolati da esseri magici e alberi fatati e aleggia ovunque la presenza inquietante delle anguàne, mitiche ninfe delle sorgenti. La spensierata vacanza prenderà così improvvisamente una piega inaspettata e drammatica. Dodici anni dopo il brigadiere Baldelli tenterà di far luce su quei lontani avvenimenti e scoprirà gli antichi rancori, le verità inconfessabili e i crudeli delitti che hanno avviluppato i protagonisti in una tragica ragnatela.
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Recensioni degli utenti
Bellissimo secondo libro di Umberto Matino-30 giugno 2015
Sono arrivato a leggere questo libro dopo aver letto "La valle degli orchi". Cambiamento di epoca e leggermente di zona, pur rimanendo sempre nell'alto vicentino, luogo prediletto da Umberto Matino. Poco da dire: anche questo libro è scritto bene, con un ritmo incalzante che costringe il lettore a barcamenarsi fra la trama di un mistero da scoprire e un contesto antropologico di tradizioni e storie da svelare. Si legge gradevolmente, accompagnati da questa narrazione mista, e alla fine si rimane con la sensazione di un tassello in più nella conoscenza di un pezzo di storia del Veneto. La descrizione del dopoguerra in montagna è veramente ben realizzata.