L' ultima agabbadòra

Avvincente. Breve ma bello. Mi piacciono le storia brevi, i racconti non troppo lunghi. Il tema è accattivante e ti prende subito. Molte luoghi sembra di viverli. La Sardegna esce bene da questo racconto. Si legge velocemente e gradevolmente. Lo consiglio a chi ha intenzione di intraprendere letture brevi ma belle.

Letto velocissimo. Poteva essere un buon racconto breve, ma la storia è banale e a tratti anacronistica. Ma la cosa grave sono gli errori, non refusi di battitura ma veri e propri strafalcioni grammaticali: sapere che GLI è un pronome maschile e LE un pronome femminile, e che "è" ed "e" hanno due funzioni e dunque due usi diversi sono cose che devono sapere i bambini delle scuole elementari, figuriamoci un laureato in lettere...

L'Editore vende a 13 euro una cinquantina circa di pagine stampate. La storia è di scarsa consistenza, come la qualità della prosa. In più, in così poche pagine compare un numero relativamente molto alto di errori, sui quali forse sarebbe bene che meditassero insieme Autore ed Editore. Si consiglia di stare alla larga da questo libricino.