Turner e i preraffaelliti

È possibile amare contemporaneamente, e per gli stessi motivi, tanto la pittura di Turner, capace di spingersi arditamente ai limiti dell’astrattismo, quanto le raffigurazioni minuziose e di un acceso simbolismo dei giovani pittori, la «Confraternita dei Preraffaelliti», che hanno in Dante Gabriel Rossetti il loro alfiere? John Ruskin, il raffinatissimo interprete della grande arte dell’Occidente, risponde affermativamente e con la sua suprema qualità di lettura scende in campo – negli scritti che qui si presentano – per esaltare le innovazioni rivoluzionarie di Turner e per difendere l’esasperato realismo del giovani pittori contro le critiche, anche feroci, del pubblico, della stampa e della critica vittoriana. Sono entrambe, per Ruskin, due luci di un’unica realtà, l’Arte: intesa come verità, libertà e miracolo.