Trilobiti. I dodici racconti di un grande scrittore

Lo stile è particolare, e mi ha ricordato la scrittura a sprazzi del miglior Vian, P. Non costruisce storie: prende un anello di una storia che, come una catena, esiste prima dell'inizio del racconto e che continua dopo. Non c'e' un inizio ed una fine, ma solo una finestra temporale sulla vita di persone comuni che, a volte, assurgono ad archetipo di genere. Come è giusto che sia, alcuni racconti svettano - quello che da' il titolo, e tanti altri, ad essere onesti.

Titolo indubbiamnete interessante, ma non so quanto centri con la trama. Convinto dalle recensioni positive e dai commenti osannanti in terza e quarta di copertina, mi sono tuffato nella lettura di questo libro. Probabilmente non è il genere di opera da leggere d'estate, ma i racconti di Pancake non mi hanno particolarmente soddisfatto. Tre stelline e mezzo.

on sono un appassionato di racconti, lo premetto, però questo breece d'j pancake dovevo leggerlo, non foss'altro per il rispetto che tutti tributano a quest'autore morto suicida a 27 anni (un altro? basta!) e che ha lasciato in eredità soltanto questi 12 racconti. 12 racconti sorprendentemente omogenei, direi. al centro di ognuno di essi c'è la provincia americana, quella rurale, depressa, non più bucolica ma piuttosto immobile, asfissiante, priva di qualunque prospettiva e speranza. e con le stesse parole si possono descrivere anche i personaggi delle storie, quasi malavogliani nel loro stare (nel senso più passivo possibile) al mondo. detto questo, e detto che ho apprezzato, gli strillini di quarta di copertina (da vonnegut in giù) mi sono apparsi un po' esagerati, però è una lettura che consiglierei, magari non a chiunque ma insomma.