Il tribuno. Storia politica di Antonio Di Pietro
- Editore:
Castelvecchi
- Collana:
- Tazebao
- Data di Pubblicazione:
- 24 marzo 2009
- EAN:
9788876152986
- ISBN:
8876152989
- Pagine:
- 466
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Leader politici e leadership, Liberalismo e ideologie democratiche di centro
Descrizione Il tribuno. Storia politica di Antonio Di Pietro
Viene ricostruita per la prima volta la parabola politica di Antonio Di Pietro, dalle amicizie della Milano da bere alle adunate in piazza con Beppe Grillo e Sabina Guzzanti, passando per l'epopea di Mani Pulite, le dimissioni dalla magistratura, gli incarichi da ministro, le vicissitudini giudiziarie, fino all'attuale, decisivo ruolo nella scena politica italiana. Ne esce il ritratto di un uomo dominato dalle passioni e dall'ambizione, un moderno trasformista di idee conservatrici, insofferente verso ogni patto e alleanza. Un uomo che parla alle viscere degli italiani ossessionati da Berlusconi e dalla Casta, ma che della Casta non rinuncia ai privilegi. Un tenace combattente, un moderno tribuno, molto amato e altrettanto odiato, che da magistrato ha dato tanto all'Italia e da politico cercherà in tutti i modi di diventarne la guida.
Recensioni degli utenti
Le beghe di Di Pietro-31 agosto 2011
Questo libro raccoglie alcune verità e molte mezze verità sul politico Antonio Di Pietro e sul partito da lui fondato Italia dei valori. L'autore, mi pare carchi troppo la mano, e che cerchi un posto tra i "martiri" del giornalismo italiano, pur non avendone le carte in regola. E' vero però che con questo saggio vengono a galla molte "beghe" interne al partito di Di pietro, che non è poi candido come da a vedere, soprattutto a livello locale, dove gli affarismi e gli arrivisti si fanno largo nel partito, tradendo l'idea.
Il tribuno-22 luglio 2010
Dicono che l'autore sia stato costretto ad abbandonare la regione in cui viveva dopo aver scritto queste 466 pagine di analisi di documenti raccolti negli ultimi 15 anni per spiegare che Di Pietro non è l'unica opposizione a Berlusconi ma il suo specchio, un uomo di destra che piace alla sinistra, che agita il popolo ma gestisce il partito come un'associazione di famiglia, un campione dell'antipolitica che recluta in giro per l'Italia i politici più navigati.