Testimoni inconsapevoli. La trattativa segreta che doveva salvare Aldo Moro di Alessandro Forlani edito da Infinito Edizioni
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Testimoni inconsapevoli. La trattativa segreta che doveva salvare Aldo Moro

Collana:
I saggi
Data di Pubblicazione:
22 marzo 2018
EAN:

9788868612689

ISBN:

8868612682

Pagine:
189
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Testimoni inconsapevoli. La trattativa segreta che doveva salvare Aldo Moro

Davvero Aldo Moro è stato ucciso dalle Brigate Rosse, perché lo Stato ha seguito la linea della fermezza, rifiutando ogni trattativa? In queste pagine alcuni testimoni diretti raccontano una storia molto diversa. Il 9 maggio 1978 lo statista democristiano doveva essere liberato, a seguito di un accordo. La Santa Sede, infatti, stava per consegnare ai brigatisti un riscatto, mentre la Jugoslavia del maresciallo Tito li avrebbe riconosciuti come interlocutori politici. Il governo italiano era d'accordo, poiché la trattativa passava dall'estero. Perché allora quella mattina i brigatisti, anziché fare loro la vittoria tanto attesa, uccidono l'ostaggio? Probabilmente arrivò un ordine da fuori. Moro doveva sparire, perché la sua politica aveva troppi nemici. Questa la verità storica. Ma come si svolsero in concreto i fatti? Chi sa non parla. A raccontare quello che hanno vissuto sono solo i testimoni inconsapevoli, i soldati semplici, quelli che conoscono solo una piccola parte della storia. È una vicenda in cui regnano le aporie: versioni diverse dei fatti, tutte verosimili. Ma allora dobbiamo rassegnarci al fatto che il dibattito sul caso Moro si protrarrà in eterno? Una via d'uscita può essere quella dei sogni e della teoria delle sincronicità. Prefazione di Filippo Ceccarelli.

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4 di 5 su 1 recensione

Testimoni inconsapevoli: il libro è da leggereDi M. Gianluca-20 gennaio 2021

Il libro di Forlani - omonimo, come lui stesso afferma, del figlio dell'allora Ministro degli esteri Forlani - rappresenta un buon saggio su quanto circondò la tragica vicenda che coinvolse lo statista Aldo Moro. Nella diversità di tipologie saggistiche interessate a quegli avvenimenti, occorre anzitutto specificare che il testo non tratta delle modalità operative del delitto o cerca di scomporre, analizzare e porre domande sulle incongruenze del racconto brigatista: riguardo a tali aspetti, il consiglio è rivolto al libro di Alfredo Carlo Moro, fratello di Aldo Moro, Storia di un delitto annunciato, quale lucidissima e accurata valutazione dei fatti nel vagliarne incongruità, illogicità e affermazioni apodittiche. L'autore tratta, invece, potremmo dire, del contorno dei drammatici avvenimenti: vengono riportate le interviste, da lui stesso condotte, a diverse persone a vario titolo vicine alla vicenda le quali, potremmo dire, si attivarono personalmente o furono vicine a persone che si attivarono per la liberazione di Aldo Moro, ostaggio delle Brigate rosse. Si tratta, invero, di un buon resoconto: si cerca riscontro e testimonianza alle trattative condotte dallo Stato della Città del Vaticano; all'attività svolta dalla Jugoslavia per interessamento del maresciallo Tito, un intervento che trova collegamenti diretti con i movimenti della Rote Armee Fraktion in Italia; il tramite tra servizi segreti italiani e FPLP - i palestinesi -, intervento questo che sembra da collegarsi al cd. Loro Moro sulle attività palestinesi in Italia al fine di evitare il compimento di attentati terroristici nel nostro paese; e, ancora, alle attività svolte dai politici italiani dietro la pubblica fermezza alla disponibilità a trattative ufficiali. L'autore, su quest'ultimo punto, sostiene che la linea della fermezza fosse da ricercare nella impossibilità e comunque assoluta non volontà, da parte dello Stato italiano, di concedere alcun riconoscimento politico alle Brigate rosse: riconoscimento che, tuttavia, si riteneva ben praticabile se fosse arrivato dall'estero. Di conseguenza, le trattative vennero condotte per via estera; così come per via interna, nel cui contesto l'iniziativa più importante consisteva nella concessione della grazia a membri delle Brigate rosse, circostanza che vide la piena disponibilità del presidente della repubblica Leone, cui egli era favorevole, tuttavia osteggiata da parte politica. Sembra solo mancare qualcosa, un più completo inserimento e dispiegamento delle notizie apprese dell'autore e recate nel libro nell'intero ambito della tragica vicenda che coinvolse l'onorevole Aldo Moro: sul punto, a completamento di questa discorso, è consigliabile proseguire la lettura con il libro di Giuseppe De Lutiis, Il golpe di Via Fani. Testimoni inconsapevoli è un libro interessante, l'autore svolge un lavoro che da apprezzare, ed è sicuramente opportuno leggerlo.