Effetti benefici prodotti dall’attività fisica durante la gestazione e il parto
- Tipologia:
Tesi di Laurea di primo livello
- Anno accademico:
2020/2021
- Relatore:
- Immacolata Belviso
- Università:
Università Telematica Pegaso
- Facoltà:
Scienze Motorie
- Corso:
Scienze Motorie
- Cattedra:
anatomia umana
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 41
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 1.95 Mb
Descrizione Effetti benefici prodotti dall’attività fisica durante la gestazione e il parto
La gravidanza è uno stato fisiologico della donna che va dall’inizio del concepimento al parto. Questo periodo si caratterizza per le numerose paure e preoccupazioni per la salute del feto, che sfociano in una serie restrizioni, tra cui, prima tra tutte l’attività fisica. Molti studi, nell’ambito dello sport praticato durante la gestazione, ne hanno dimostrato i benefici, non solo per la madre, ma anche per il nascituro. Il movimento aiuta a prevenire non solo l’insorgenza di algie dovute alle modificazioni strutturali del corpo, ma anche complicanze quali il diabete gestazionale, migliora l’ossigenazione e la nutrizione del feto, influenzandone così la maturazione cerebrale e riduce la durata del travaglio e le probabilità di ricorso al taglio cesareo. L’obiettivo della tesi è confermare l’esistenza di una stretta correlazione tra pratica dell’esercizio fisico e benefici durante la gravidanza e il parto, come sostenuto da numerosi studi scientifici, e dimostrare come una continua pratica sportiva, quindi non solo durante la gestazione, può influenzare sia il periodo di attesa che il momento della nascita. Attraverso un’esperienza personale e la somministrazione di un questionario a donne che, negli ultimi tre anni, hanno affrontato un parto, è stato possibile accertare che nel caso di soggetti fisicamente attivi da sempre, si attesta una percentuale di rischio di taglio cesareo più bassa. E’ importante, dunque, svolgere esercizio fisico durante la gestazione, ma ancora più determinante è la pratica sportiva nel tempo e con costanza: l’eventualità di cesareo si colloca a circa il 20% in meno rispetto alle donne che praticano esercizio fisico solo durante i nove mesi.