Il project financing nelle opere pubbliche - elementi di criticità e punti di forza

Il presente lavoro si propone di definire lo strumento del project financing e di individuare il corretto ambito di applicazione da parte degli enti pubblici. La scelta dell’argomento è motivata dalla crescente importanza di talestrumento, soprattutto, nell’attuale contesto storico ed economico. L’ampliamento costante dell’offerta, proveniente non solamente dai paesi industrializzati, ma, soprattutto, dai paesi emergenti, ha innalzato la già crescente domanda di opere di pubblica utilità. L’Italia registra un incessante ampliamento del gap infrastrutturale che, nell’ambito della competizione globale, rappresenta un ritardo incolmabile, con pesanti ricadute in tutti i settoridell’economia e, in definitiva, sulla possibilità di mantenimento di adeguati livelli di benessere sociale futuri. Gli indirizzi di politica economica volti alla razionalizzazione della spesa pubblica, la definizione di progetti informati ai principi di efficienza ed efficacia, connessi all’acuirsi della penuria di risorse pubbliche per gli investimenti, impongono laricerca di strumenti finanziari innovativi e rispondenti alle specifiche esigenze di sviluppo equilibrato. I vincoli comunitari concernenti deficit e debito pubblico e leconnesse inderogabili politiche di stabilizzazione e rientro della spesa pubblica impongono l’adeguamento al patto di stabilità e crescita (psc) ed alla sua concretizzazione interna (psi), con una conseguente indisponibilità di risorse destinabili per investimenti in conto capitale. L’attenzione per il project financing muove i primi passi dalla ricerca di forme innovative di finanziamento degli investimenti in un contesto dominato dalla crisi delle finanze pubbliche, siano esse centrali o locali, e dalla contemporanea necessità di soddisfare elevati livelli di domanda inevasa di opere pubbliche. In tale ambito il project financing può costituire una delle risposte alle esigenze sopra esposte, proponendosi, in tal modo, come strumento utile alla crescita economica, soprattutto in contesti caratterizzati da un ritardo di sviluppo ascrivibile, con importanza crescente, ai ritardi di infrastrutturazione e contemporanea scarsità di capitale disponibile per gli investimenti. Il rispetto dei vincoli di bilancio pubblico e l’applicazione di criteri di economicità in una logica di mercato impongono la sinergica collaborazione di competenze pubbliche e private, al fine del perseguimento della massima efficacia nella gestione dell’infrastruttura e la massima efficienza nella erogazione dei servizi. In tale contesto assume fondamentale importanza la valutazione “value for money”, al fine di orientare le scelte verso decisioni che presentano il migliore rapporto tra i costi sostenuti e l’utilità generata. Sotto tali vincoli, la strutturazione della partenership pubblico-privato caratterizzante il project financing appare come lo strumento privilegiato. È necessario, infatti, che in una logica di concorrenza globale, connotata dall’accesa aggressività dei paesi della nuova economia mondiale, alle risorse pubbliche sia assegnato il duplice compito di utilizzo congruo delle stesse, al fine di creare ipresupposti per la nascita di circuiti virtuosi, che accrescano il valore degli investimenti e, nel contempo, rispondano alle esigenze sociali di benessere collettivo e sviluppo armonico della società. La complessità nella genesi di un’opera di pubblica utilità e la notevole articolazione di rapporti giuridici nelle diverse fasi di attuazione impone la costruzione di un sistema di risk management, indispensabile per una corretta valutazione e determinazione degli stessi e per la creazione di adeguati strumenti di copertura e di trasferimento. Lo studio della disciplina assume, pertanto, un’attribuzione che va oltre la disamina degli aspetti tecnici precipui della finanza, per connotarsi di una valenza sociale connessa alle possibili vie per la crescita del benessere collettivo attraverso lo sviluppo del territorio.