Educare all'arte - il valore dei percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento, il caso: MAXXI A[R]T WORK

La tesi intende sostenere la replicabilità del progetto “MAXXI A[R]T WORK – sperimenta e condividi le professioni della cultura” come format di percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento – PCTO (d’ora in poi alternanza scuola lavoro) di efficacia consolidata all’interno delle organizzazioni private di arte contemporanea in Italia. L'alternanza scuola-lavoro è una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e in futuro, di lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi. Si tratta di un’attività ormai obbligatoria per le scuole superiori, licei compresi, innovazione dovuta dalla legge 107 del 2015 (la buona scuola). Per un ente o un’istituzione culturale, l’alternanza scuola lavoro è un potenziale strumento di audience development e public engagement, nonché un’occasione per veicolare fondi e creare opportunità per quelle cooperative e associazioni spesso in difficoltà che ne gestiscono gli aspetti educativi. Nello specifico, si tratta di coinvolgere un target – quello dei giovani tra i 16 e i 18 anni – facilitandone l’approccio al patrimonio culturale con metodologie diverse dalla classica ‘’visita guidata’’. “MAXXI A[R]T WORK – sperimenta e condividi le professioni della cultura “ è il percorso di orientamento e competenze trasversali (già alternanza scuola-lavoro) del MAXXI – museo nazionale delle arti del xxi secolo a roma, che ha l’obiettivo di coinvolgere e guidare gli studenti alla scoperta del “dietro le quinte” dei mestieri della cultura. Il programma è articolato in più giornate e prevede workshop, visite guidate e laboratori, coniugando in un unico percorso formazione, orientamento e sperimentazione. Nato nel 2017 da un’idea di Federico Borzelli e Giulia Masini dell’ufficio marketing territoriale della fondazione MAXXI, dopo i primi 3 anni di esperienza, lo scenario auspicabile è quello della diffusione MAXXI A[R]T WORK come buona pratica. Lo schema di progetto è infatti pensato per essere replicabile in tutte quelle realtà che sono disposte a proporsi come ente ospitante, adattandosi alle peculiarità del territorio o dell’ente in questione. Recentemente il comitato fondazioni arte contemporanea, associazione Civita e Intesa Sanpaolo hanno elaborato lo studio "le organizzazioni private dell’arte contemporanea in italia. Ruoli, funzioni, attività", un'iniziativa congiunta che intende far conoscere e valorizzare il ruolo delle principali realtà di natura privata che in italia sviluppano stabilmente una programmazione qualificata, orientata alla promozione e produzione artistica contemporanea e destinata alla pubblica fruizione. Dallo studio emerge una spiccata attenzione nei confronti delle attività educative e formative (8 casi su 10), che si traduce nell’investimento sul lavoro dei mediatori culturali, di figure addette all’ambito educational e attraverso l’organizzazione di workshop e laboratori. Numerose sono le realtà che, avendo siglato convenzioni con università e accademie, nelle proprie fila accolgono tirocinanti (71%), mentre meno frequente (46%) l’adesione all’alternanza scuola lavoro. Questo è lo scenario ideale per una ricerca che mira, a partire dal modello MAXXI A[R]T WORK, a verificare la possibilità di creare un format condiviso, sostenibile sia dal punto di vista economico che gestionale, da inserire all’interno della programmazione delle realtà culturali così da ampliare l’offerta di alternanza scuola lavoro in Italia.