Valutazione dell'uso di incroci negli allevamenti di bovini da latte di Emanuele Di mascio

Valutazione dell'uso di incroci negli allevamenti di bovini da latte

Tipologia:

Tesi di Laurea di primo livello

Anno accademico:

2021/2022

Relatore:
Chillemi Giovanni
Correlatore:
Milanesi Marco
Facoltà:

Agraria

Corso:

Scienze Forestali ed Ambientali

Cattedra:

professore associato

Lingua:
Italiano
Pagine:
24
Formato:
Pdf
Protezione:
DRM Adobe
Dimensione:
1.66 Mb

Descrizione Valutazione dell'uso di incroci negli allevamenti di bovini da latte

L'incrocio tra razze di vacche da latte è stato utilizzato come alternativa per mitigare l’effetto negativo della depressione da consanguineità all’interno della mandria, che porta a una riduzione della longevità e della fertilità, ed è causa di sempre maggior costi per gli allevatori. Grazie al fenomeno dell’eterosi, gli animali prodotti con l’incrocio (meticci) esprimeranno un valore migliore rispetto al valore medio delle due razze parentali. Inoltre, attraverso la complementarietà delle caratteristiche delle razze parentali, verranno trasmessi alla prole incrociata caratteri utili derivanti dalle due razze. Anche negli allevamenti montani, l’uso dell’incrocio, potrebbe essere una strategia vantaggiosa in quanto porterebbe ad un aumento della produzione migliorando allo stesso tempo le caratteristiche di rusticità e la resistenza alle malattie. Verrebbe inoltre ottimizzata la redditività della mandria in termini di produzione e qualità del latte. Oltre ai diversi casi di studio riportati in bibliografia, è stata riportata un’analisi inerente all’incrocio sperimentale tra la razza frisona italiana e la razza pezzata rossa italiana presso il Crea-pcm (centro di ricerca per la produzione delle carni ed il miglioramento genetico) di Monterotondo (Rm). In questo esperimento l’obiettivo è stato quello di valutare l’effetto dell’eterosi in diversi aspetti (produttivi, riproduttivi, sanitari ed economici) in due razze da latte altamente utilizzate in Italia. Dai risultati ottenuti emerge che gli animali meticci hanno delle caratteristiche migliori in molti aspetti rispetto alle parentali, per esempio, la resistenza alle malattie è migliorata con conseguente minor costo per le cure veterinarie, ma in altri aspetti non si è riscontrato un effetto dell’eterosi. In conclusione, si evince che l’uso dell’incrocio nell’allevamento bovino da latte risulta vantaggioso per l’allevatore da diversi punti di vista, riuscendo a ridurre gli effetti negativi della consanguineità presenti nelle razze pure.

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