Comportamento del cinghiale, Sus scrofa, alle mangiatoie: possibili applicazioni per la somministrazione di esche con medicamenti di angelo lasagna

Comportamento del cinghiale, Sus scrofa, alle mangiatoie: possibili applicazioni per la somministrazione di esche con medicamenti

Tipologia:

Diploma di laurea

Anno accademico:

2006/2007

Relatore:
Piergiuseppe Meneguz
Corso:

Scienze della Produzione Animale

Cattedra:

Gestione delle risorse faunistiche

Lingua:
Italiano
Pagine:
65
Formato:
Pdf
Protezione:
DRM Adobe
Dimensione:
5.68 Mb

Descrizione Comportamento del cinghiale, Sus scrofa, alle mangiatoie: possibili applicazioni per la somministrazione di esche con medicamenti

La tubercolosi negli animali domestici costituisce uno dei principali problemi di sanità animale a livello mondiale. L'esistenza di "reservoir” tra gli animali selvatici è considerata uno dei fattori principali che impediscono la sua eradicazione. Il cinghiale è una specie abbondante, in espansione, ampliamente distribuita nella penisola iberica e costituisce il principale "reservoir” di tubercolosi. Il progetto all'interno, del quale rientra questo lavoro, riunisce esperti di fauna selvatica e micobatteriosi appartenenti a tre istituti di riconosciuta esperienza. La proposta principale del progetto è quella di sviluppare strategie di vaccinazione del cinghiale. L'obiettivo di questa ricerca è stato quello di studiare alcune fasi del comportamento alimentare del cinghiale, con il metodo delle track station e il supporto di trappole fotografiche. Si è verificato il buon funzionamento delle esche alimentari contenenti la capsula che in futuro conterrà il vaccino, l'appetibilità e la migliore distribuzione delle stesse. Tutto il lavoro di campo è stato realizzato nella riserva privata di caccia "La Morera”. La regione è la Castilla-La Mancha, situata nel centro-sud della Spagna. Nella progettazione del vaccino orale si è posta particolare attenzione alle caratteristiche dell'esca alimentare contenente l'antigeno. La forma non eccessivamente grande è stata pensata per un facile consumo da parte delle classi d'età più giovani, striati e rossi. La vaccinazione in giovane età permette una buona immunizzazione futura. L'aromatizzante al tartufo e alla cannella specifico per cinghiali è pensato per aumentare l'appetibilità della stessa. Per studiare la selettività delle esche ci siamo avvalsi della track station o stazione di impronta. Su questa superficie circolare di un metro di diametro, realizzata setacciando terra e sabbia, gli animali lasciano le impronte e nelle revisioni mattutine si possono determinare le specie visitanti le stazioni con il riconoscimento delle loro tracce. Unitamente a questa tecnica abbiamo usato le trappole fotografiche. In una prima parte sperimentale sono state collocate 54 esche alimentari. Due stazioni erano realizzate nei pressi delle governe dei cinghiali, altre due a una distanza di 100 metri. In una seconda fase sono state poste 150 esche all'interno delle governe selettive per striati. Si tratta di grandi gabbie costruite in rete elettrosaldata che permettono esclusivamente il passaggio di cinghiali giovani, di piccole dimensioni. In generale le track station hanno funzionato bene e si sono rilevate un buon metodo nella determinazione delle specie visitanti le stazioni. Solo in 8 casi su 144 revisioni totali le stazioni non risultavano attive a causa del vento o delle foglie o delle pernici rosse, che spollinandosi distruggevano la stazione. Abbiamo appurato come il cinghiale sia la categoria di mammifero che più frequentemente visita le track station. Ma il suide non è stato l'unico animale a visitare la stazione e consumare l'esca. Anche altri ungulati presenti nella riserva, come cervi, ammotraghi e mufloni, hanno consumato l'esca in qualche caso. La vicinanza delle stazioni alle governe ha influenzato positivamente la visita del cinghiale nelle track station e il tempo di scomparsa delle esche è stato relativamente breve. Nelle revisioni giornaliere è stata rinvenuta una buona parte delle capsule che erano state poste all'interno delle esche. La maggior parte di esse risultava masticata, in ogni caso aperta dal lato del tappo, a testimoniare la fuoriuscita del liquido e il contatto con la mucosa buccale e faringea dei cinghiali. Per ciò che concerne il miglior metodo di collocazione, possiamo concludere che la libera somministrazione delle esche nel campo nelle track station non è sufficientemente selettiva. Si ottiene una buona selettività posizionando le esche nelle governe selettive per striati. Per concludere, l'apporto artificiale quotidiano di grandi quantità di alimenti ai cinghiali può aver influenzato l'appetibilità e la rapidità del consumo delle esche da parte degli stessi. In futuro si potrebbe ripetere l'esperimento sull'appetibilità e sulla selettività delle esche in diverse aree, dove la densità delle varie specie, il foraggiamento artificiale e la gestione delle specie sono differenti.

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