Quando il Video va On LineStreaming, Codifica, Protocolli e reti per la multimedialità di Mimmo Cacciuni

Quando il Video va On LineStreaming, Codifica, Protocolli e reti per la multimedialità

Tipologia:

Tesi di Laurea di secondo livello / magistrale

Anno accademico:

2009/2010

Relatore:
Luca Tallini
Corso:

editoria, comunicazione multimediale e giornanalismo

Cattedra:

progettazione e produzione di sistemi multimediali

Lingua:
Italiano
Pagine:
193
Formato:
Pdf
Protezione:
DRM Adobe
Dimensione:
4.83 Mb

Descrizione Quando il Video va On LineStreaming, Codifica, Protocolli e reti per la multimedialità

I video, file audio-video multimediali, oggi, popolano naturalmente internet. È sempre più difficile incontrare siti che non siano corredati da file audio-video. Partendo dalla nostra esperienza multimediale quotidiana, spiegheremo cosa si intenda per streaming, della sua importanza nella trasmissione dei file audio-video, alle differenze con il download. Inoltre, oltre ad accennare ai vari strumenti che rendono possibile lo streaming (dai codec ai formati dei file, ai player), verrà sottolineata la peculiarità e i servizi particolari che la trasmissione di file multimediali richiede alla rete e che i protocolli sono in grado di offrire. Video on line: una storia in breve. La rete non è nata per trasmettere video in streaming. Il web, ma già anche i computer dei primi anni Novanta, non erano predisposti per trasmettere in remoto video on line. È uno sviluppo esplosivo che caratterizza il nuovo millennio. Vedremo come, con lo sviluppo e l’affermazione della banda larga, delle video clip, dei siti di video-sharing come youtube, il video è diventato protagonista della comunicazione on line. Streaming, struttura e modalità di trasmissione. Le applicazioni multimediali hanno caratteristiche peculiari e richiedono servizi particolari alla rete, ma anche strutture di trasmissione comuni a qualsiasi file di dati trasmesso. Partendo dalle componenti comuni descriveremo la struttura di trasmissione dei dati in streaming, andando a verificare come avviene la commutazione di pacchetto, base di qualunque trasmissione in internet, di come i protocolli stabiliscano le modalità dello scambio dei file, multimediali e non, sia dai normali server web sia dai server di streaming. Parleremo della caratteristica interazione client-server-player per la riproduzione delle video clip, fino ad arrivare alla tassonomia delle applicazioni in streaming: live (dal vivo), on demand (in differita) e in real time (come nella telefonia in internet). Codifica. I ferri del mestiere. La codifica o la compressione, insieme ai codec e i player sono i pilastri su cui si basa un sistema di trasmissione in streaming. La riduzione delle dimensioni dei file, passaggio fondamentale per il trasferimento in rete, la qualificante interazione mediante il player, caratterizzano uno streaming. I protocolli stabiliscono le modalità degli scambi, i formati dei file standardizzano la modalità in cui i dati vengono assemblati (rendendoli riconoscibili al player), i codec si occupano di codificare, decodificare e riassemblare il file una volta a destinazione. Procolli e reti per la multimedialità. I protocolli che vengono utilizzati in maniera diffusa per il trasporto e la fruizione in rete sono al servizio delle caratteristiche peculiari dei file multimediali. Protocolli di seconda, se non di terza generazione per internet nati per gestire la gran quantità di file multimediali che popolano la rete. Protocolli nati dopo la metà degli anni Novanta che, contribuendo a superare gli ostacoli alla multimedialità in internet, hanno permesso agli utenti di interagire con i file multimediali trasmessi. Lo studio parte dai ritardi accumulati dai file multimediali, dovuti alla struttura della rete, e dall'analisi dei protocolli principali dei livelli trasporto (tcp, transport control protocol e udp, user datagram protocol) e rete (ip, internet protocol). L'analisi continua con la descrizione delle caratteristiche dei protocolli che caratterizzano la trasmissione in real time, in riproduzione continua, come rtsp (real time streaming protocol) che, come un telecomando, permette all’utente di interagire con il file audio-video come con il lettore dvd di casa riproducendo il file, riavvolgendolo, mandandolo in avanti e così via. Ma anche con i protocolli di frazionamento, monitoraggio e controllo come rtp (real time transport protocol) e rtcp (real time transport control protocol) concepiti per superare le difficoltà nella trasmissione dei file multimediali. Lo studio si chiude con l'analisi del cdn, le reti per la distribuzione dei contenuti multumediali. Html5. È l’evoluzione di html 4. 01, il linguaggio di markup con cui sono costruite le pagine web. Tra le novità di html5 c’è l’introduzione dell’elemento video che permette di inserire un video in una pagina web con un codice semplificato che richiama quello d’inserimento di un’immagine in html 4. 01. Se quanto descritto finora fotografa lo stato attuale del video on line, html5 rappresenta il futuro, dove le modalità per pubblicare un video sono basate su open standard accessibili a tutti e a cui tutti possano contribuire lavorandoci. La presentazione, agile, dell'ultima versione dell'hypertext markup language, sarà completata dalla realizzazione di una pagina web in html5 con file video incorporato (embedded). Glossario e bibliografia. La spiegazione dei termini più utilizzati in questo lavoro, legati o meno alla multimedialità, chiude questo lavoro insieme ad un’ampia bibliografia.

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