Geopolitica e burocrazia. Il Ministero degli Affari Esteri dopo la fine della guerra fredda
- Tipologia:
Tesi di Laurea di secondo livello / magistrale
- Anno accademico:
2007/2008
- Relatore:
- Domenico Carrieri
- Università:
Università degli Studi di Teramo
- Facoltà:
Scienze della Comunicazione
- Corso:
Comunicazione sociale e istituzionale
- Cattedra:
Analisi delle politiche pubbliche
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 160
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 1.43 Mb
Descrizione Geopolitica e burocrazia. Il Ministero degli Affari Esteri dopo la fine della guerra fredda
La tesi tratta le dinamiche della politica estera italiana nelle varie crisi e nelle relazioni internazionali. Nel primo capitolo di questo lavoro verrà analizzata la politica estera italiana a partire dal dopoguerra fino al crollo del muro di Berlino. È una politica estera che si basa principalmente su due capisaldi che caratterizzeranno sempre la nostra azione politica: atlantismo e europeismo. L'atlantismo e la NATO danno all'Italia sicurezza e difesa ed europeismo per una politica estera nazionale più cosciente e autonoma. Nel secondo capitolo, invece, si analizzerà la politica estera italiana dopo la guerra fredda e il crollo dei regimi comunisti. In particolare, verranno analizzate alcune crisi internazionali che hanno segnato gli anni '90: la guerra del Golfo, la disgregazione dell'ex Jugoslavia, la crisi in Somalia e la guerra del Kosovo. Nel terzo capitolo i punti cardine della discussione saranno: il dibattito italiano negli anni '90, il rapporto con le istituzioni sopranazionali, il passaggio chiave della guerra del Kosovo e della nuova NATO che introdurranno l'analisi del dibattito sul primato americano negli anni '90 e sul ruolo della NATO (e sulle sue trasformazioni). Dopodiché si dimostrerà come europeismo e atlantismo siano tuttora pilastri saldi e costanti della nostra politica estera. Infine, si parlerà dell'11 settembre e di come questo evento abbia cambiato l'ordine internazionale imponendo nuovi parametri d'azione e del dibattito che ne scaturisce sul ruolo della NATO e sull'efficacia o meno del criticato unilateralismo americano. Infine, nell'ultimo capitolo si analizzeranno la struttura del Ministero degli Affari Esteri e dei modelli sociologici presi in considerazione per la sua organizzazione. Si parlerà, inoltre, del rapporto tra politica e amministrazione, delle conseguenze inattese dell'agire amministrativo e dei possibili cambiamenti all'interno del Ministero.