L'eunuco e il re: genere e potere alla corte del sovrano di Alessio Banini

L'eunuco e il re: genere e potere alla corte del sovrano

Tipologia:

Tesi di Laurea di primo livello

Anno accademico:

2006/2007

Relatore:
Armando Cutolo
Corso:

Antropologia

Cattedra:

Metodologia e storia delle discipline etno-antropologiche

Lingua:
Italiano
Pagine:
58
Formato:
Pdf
Protezione:
DRM Adobe
Dimensione:
946.01 Kb

Descrizione L'eunuco e il re: genere e potere alla corte del sovrano

La mia tesi si propone di analizzare la figura dell'eunuco e di riflettere su particolari motivi di interesse antropologico. L'eunuco, lo schiavo castrato presente nelle antiche corti bizantine, islamiche e cinesi – ma non solo – non è stato un argomento di ricerca molto trattato; per quanto il suo ruolo sia stato importante all'interno di talune strutture di potere, specialmente in quella della corte sacra, la letteratura specialistica non si è mai soffermata su questa figura in maniera esaustiva. Con questo lavoro conto di dare un importante – seppur minimo – contributo a tale ambito di ricerca, sollevando un'analisi di particolare rilievo sia in campo storico che nel campo dell'antropologia del genere. Il lavoro è organizzato in due parti. Nella prima parte mi dedicherò all'esame della categoria di eunuco, all'introduzione del concetto di non-persona, all'analisi degli studi di genere e di schiavitù in antropologia e di come questi ultimi siano fondamentali per la definizione dell'eunuco. Nella seconda parte mi soffermerò sull'analisi delle fonti, cercando di interpretarle e spiegarle in base a quanto detto prima; cercherò, pertanto, di dimostrare la mia ipotesi attraverso fonti storiche. L'ipotesi portante del saggio è la spersonalizzazione dell'eunuco: mostrerò come la sua duplice natura di non-persona, sia dal punto di vista del genere sia dal punto di vista del ruolo sociale, sia stata un fondamentale aggancio per scalare le strutture di potere a cui sono solitamente collegati. In quanto schiavo, infatti, l'eunuco rimane fuori dai normali rapporti di parentela che formano la società; in quanto castrato, poi, rimane fuori dall'opposizione di genere tra uomini e donne. Entrambe concorrono a definire lo status di "persona”, a distinguere chi fa parte della società, dell'insieme degli individui normali ed ingenui, rispetto a chi è straniero, anti-parente, non-persona. Osservando le corti bizantine, islamiche e cinesi del passato, infatti, viene da chiedersi come sia stato possibile che degli schiavi castrati (mutilati sia socialmente, in quanti privi della libertà e dei diritti dei cittadini normali, sia sessualmente, in quanto privi della facoltà di generare) abbiano raggiunto status invidiabili, formando a volte una sorta di governo-ombra che reggeva le vere fila del potere. La figura dell'eunuco, infatti, richiama alla mente l'idea di schiavi castrati che, nonostante la loro mutilazione, svolgevano ruoli importanti all'interno delle corti più sfarzose. Spiegherò nel corso della tesi come tale situazione – apparentemente paradossale – sia possibile. Mostrerò come la sterilità dell'eunuco sia un tema fondamentale: l'eunuco è da considerarsi doppiamente sterile. Infatti, solo i due sessi possono generare e i castrati non fanno parte di nessuno dei due; inoltre, solo gli individui liberi possono formare una discendenza socialmente riconosciuta e agli schiavi è negata la filiazione. Come spiegherò, non tutti gli eunuchi erano castrati, così come non tutti gli eunuchi erano schiavi. La categoria di eunuco è una categoria sfumata e le caratteristiche chiave del prototipo eunuco non devono essere contemporaneamente presenti affinché un individuo sia da considerarsi tale. Attraverso l'analisi dei principali studi sugli eunuchi, attraverso fonti dirette e indirette, cercherò di dimostrare la mia ipotesi. L'eunuco è simbolicamente l'individuo allo stato puro, l'individuo che conta solo per se stesso, l'individuo che non ha bisogno di un contatto con il resto della società pari a quello degli individui normali. In quanto individuo fuori dalla società, fuori dai sistemi di parentela, è anche fuori da tutte le opposizioni che permettono a questo sistema di funzionare, mantenersi e crescere. La sua duplice natura di non-persona è fondamentale per il raggiungimento di uno status positivo, laddove la sterilità avrebbe dovuto garantire uno status negativo.

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