La soggettività nel rapporto tra lavoratore e impresa: il contratto psicologico.
- Tipologia:
Tesi di Laurea di primo livello
- Anno accademico:
2010/2011
- Relatore:
- Leonardo Parri
- Università:
Università degli Studi di Pavia
- Facoltà:
Scienze Politiche
- Corso:
Scienze Politiche
- Cattedra:
Sociologia dell'organizzazione
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 50
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 1.01 Mb
Descrizione La soggettività nel rapporto tra lavoratore e impresa: il contratto psicologico.
Il contratto di lavoro di lavoro rappresenta la base sulla quale si poggia il rapporto di lavoro. Per alcuni versi tale contratto però, risulta incompleto. Nel contratto di lavoro vengono definite le obbligazioni reciproche che legano le parti, ma non il livello quantitativo e qualitativo delle prestazioni che possono dipendere, oltre alle abilità dei lavoratori e alla volontà con la quale essi si applicano, sia dalla particolare organizzazione dei processi produttivi, oltre a fattori caratteristici di una certa mansione o professione. Questa incompletezza può far nascere tra le parti reciproche aspettative che non trovano espressione nel formale accordo contrattuale. Pertanto se alcuni elementi del rapporto di lavoro non trovano espressione formale nel contratto di lavoro, e una parte di questi rendono il contratto incompleto, altri restano impliciti. Il concetto di contratto psicologico si focalizza sull’osservazione della relazione tra lavoratori e organizzazione partendo dalla percezione individuale delle reciproche obbligazioni. La percezione del lavoratore circa ciò che deve fornire e ciò che deve ricevere dall’azienda possono perfezionare quegli aspetti del rapporto di lavoro lasciati incompleti o impliciti nell’accordo contrattuale. In questo lavoro presenteremo la definizione del concetto di contratto psicologico seguendo il sentiero tracciato dalla studiosa americana Denise Rousseau. Seguendo il suo contributo teorico, e in alcuni casi facendo dei riferimenti a ricerche empiriche, vedremo come questo concetto sia rilevante nell’analisi della qualità della relazione d’impiego, oltre a divenire uno strumento utile nella comprensione degli atteggiamenti e dei comportamenti organizzativi degli individui in ambito aziendale.