Sport: una passione che si può apprendere. Panoramiche delle tecnologie educative ABA negli sport di squadra, individuali e nei "para sport"

La pallavolo scandisce le mie giornate da quando avevo 6 anni: ho iniziato con quello che veniva chiamato dalla mia società "l'avviamento allo sport” e ora non sono diventata chissà quale campionessa ma la passione per la pallavolo e lo sport in generale è diventata talmente profonda che cerco di trasmetterla anche alle ragazzine che alleno. Pochi giorni fa una di loro mi ha comunicato che quest'anno non continuerà a giocare a pallavolo: vuole iscriversi in una squadra di atletica perché si sente più portata per la corsa. Mi sono sorpresa per esserne felice: certo si sentirà la sua mancanza in squadra ma sta inseguendo una sua passione. La passione per uno sport che la fa sentire bene. In fondo proprio questo voglio che traspari da tutte le pagine di questa tesi: questa passione "vitale” per il mondo dello sport. In Italia quasi 17 milioni di persone, secondo i dati elaborati ISTAT per il CONI (Comitato Nazionale Olimpico Italiano), dichiarano di praticare uno o più sport e il 31% della popolazione si dedica all'attività fisica, facendo lunghe passeggiate o giri in bicicletta. I primi capitoli di questa tesi, dopo una breve introduzione alla psicologia dello sport, serviranno da panoramica per approfondire quali siano le principali motivazioni che spingono gli atleti a fare sport, sottolineando in particolare l'acquisizione di competenza. Sarà la psicologia del comportamento e, in particolare, la psicologia dell'educazione con l'analisi applicata del comportamento a darci gli strumenti, descritti nel capitolo 3, per poter delineare quali siano le pratiche educative maggiormente efficaci nello sport. Il mondo dello sport comprende numerose discipline che si possono, in primo luogo, suddividere in due grandi categorie: gli sport di squadra e gli sport individuali. In virtù delle loro regole, queste diverse attività sportive richiedono l'acquisizione di competenze diverse e, di conseguenza, l'utilizzo di differenti tecnologie educative, sperimentalmente dimostrate e descritte nel capitolo 4. Il nostro viaggio nel "mondo” dello sport terminerà nella "terra” dei para-sport. Nonostante siano numerosissime le attività sportive gestite dalla FISD (Federazione Italiana Sport Disabili) nata nel 1990 con la fusione delle tre federazioni FISHA (cerebrolesi, amputati, tetra-paraplegici, "les autres”, psichici), FICS (Federazione Italiana Ciechi Sportivi) e FSSI (Federazione Sport Silenziosi d'Italia), purtroppo le poche ricerche trovate con atleti disabili non mi permetteranno di trarre conclusioni scientificamente valide. Il mio intento di promozione dello sport, come strumento educativo efficace a tutte le età e in tutte le condizioni psicofisiche, sarà comunque portato a termine.