Magic and education in the Harry Potter novels

La serie di Harry Potter racconta di un orfano che vive con gli ottusi zii Dursley nel Surrey e che il giorno del suo undicesimo compleanno riceve l'invito a frequentare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, scoprendo così di essere un mago e l'esistenza di una realtà fantastica invisibile ai più. I romanzi scritti da J.K. Rowling sono in tutto sette, uno per ogni anno del corso di studi, fino alla maggiore età del protagonista. La storia presenta elementi tipici della fiaba: un giovane protagonista affronta dei fenomeni magici e alla fine conquista un tesoro, riuscendo a migliorare la sua situazione iniziale; in questo caso, Harry Potter conquista la sua piena realizzazione, ricreando/ricostruendo la famiglia/comunità perduta nel mondo magico. La barriera che il protagonista oltrepassa inizialmente per entrarvi può ricordare opere come Attraverso lo specchio e Il leone, la strega e l'armadio ma i romanzi di Harry Potter appartengono alla categoria di storie in cui realtà fantastica e ordinaria coabitano e si intrecciano, più alla Men in black: l'eroe-viaggiatore, in ogni caso, appartiene a entrambe, fungendo da collegamento e allo stesso tempo da interprete, un po' spaesato ma senza pregiudizi e, quindi, imparziale dell'ordine delle cose in cui si ritrova senza conoscerlo. Proprio come ogni lettore: ciò che consente di paragonare il mondo magico con la quotidianità è il realismo concreto con cui sono presentati soggetti, oggetti, istituzioni, folclore e cultura: il fantastico è sia elemento totalmente ordinario sia enorme potenzialità oggetto di studio. Spetta al giovane eroe imparare a usarlo e a gestirlo con responsabilità, così la riscoperta della propria identità e l'acquisizione di consapevolezza sono i frutti del suo viaggio o, meglio, dei viaggi. Infatti, il protagonista è un agente slegato da vincoli che può esplorare divisioni nette esistenti nella società, nelle tradizioni, nei valori, nei personaggi, fino a dentro di sé. Questa tesi è stata discussa subito dopo l'uscita del quinto volume, per cui i dati disponibili erano al momento parziali ma risulta interessante vedere come l'analisi del ruolo di magia ed educazione nella prima parte della serie abbia portato a osservazioni e conclusioni valide anche per i restanti volumi. Così, lo studio degli elementi strutturali, generi, espedienti utilizzati da J.K. Rowling mette in luce l'unica vera magia in questione, quella della narrazione.