La posizione italiana in relazione alla repressione e alla prevenzione del reato di tortura
- Tipologia:
Tesi di Laurea di secondo livello / magistrale
- Anno accademico:
2011/2012
- Relatore:
- Paolo De stefani
- Università:
Università degli Studi di Padova
- Facoltà:
Scienze Politiche
- Corso:
Scienze politiche e delle relazioni internazionali
- Cattedra:
diritto internazionale penale
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 205
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 1.88 Mb
Descrizione La posizione italiana in relazione alla repressione e alla prevenzione del reato di tortura
Il presente elaborato prende spunto dalla mia personale esperienza in attività di segretariato nel corso degli incontri dello “European National Preventive Mechanism against Torture (NPM) Project - Setting Up an active network of national preventive mechanisms against torture”, tenutisi a Padova nel 2010 e svolta nell’ambito del servizio civile presso il Centro Interdipartimentale di Ricerca e Servizi per i Diritti della Persona e dei Popoli dell’Università di Padova. Il progetto, co-finanziato dall’Unione Europea e dal Consiglio d’Europa, rientra nelle attività previste dal “peer to peer project”, avente come obiettivo la creazione di una rete attiva di national human rights structures (ombudsmen, difensori civici, commissioni o istituzioni nazionali per i diritti umani) trasversale agli Stati Membri del Consiglio d’Europa, per consentire, attraverso la partecipazione di personale specializzato, lo scambio di esperienze e buone pratiche in aree di concreta protezione dei diritti umani, attraverso seminari tematici. Il principio guida è stato quello di rafforzare la prevenzione della tortura a livello nazionale in tutti gli stati membri del consiglio d'europa, attraverso l’implementazione di quattro aree principali di attività.