Lavoro a distanza, le opportunità per i lavoratori e per l'ambiente

È veramente necessario raggiungere il posto di lavoro per lavorare? L'informatica oggi ci permette già di non spostarci da casa per molte cose (es. acquisti online)? Perché la stessa logica non può essere utilizzata quando parliamo di lavoro? Dal 1800 si è vista una continua emigrazione da località meno sviluppate ai principali centri urbani con lo scopo di trovare un lavoro. La possibilità di passare informazioni da una parte all'altra del pianeta in tempo reale non può far in modo di invertire la tendenza e consentire alle persone di tornare/restare a vivere in luoghi a misura d'uomo? C'era una volta il tempo in cui casa e bottega coincidevano e il tempo dedicato alla vita e al lavoro s'intrecciavano; forse siamo arrivati al punto in cui quello che oggi ci sembra familiare, ovvero spostarci per lavorare, torni a essere un'eventualità radicale e che l'individuo torni a dedicare a se stesso o a suo vantaggio il tempo necessario al trasferimento. Com'è possibile che si sopporti di perdere dalle 2 alle 4 ore di vita al giorno per raggiungere un posto di lavoro e tornare a casa come i pendolari delle zone metropolitane (es. traffico autostrada A4 milano-bergamo)? Lavorare al di fuori della sede lavorativa può essere decoroso, imbarazzante, risolutivo, entusiasmante, necessario, preoccupante, temporaneo o permanente; dipende dall'attività che si svolge, da come è avviata, da come ci si aspetta che sia, da come si affronta e percepisce, da come la famiglia reagisce all'idea e da molti altri fattori che possono essere diversi a seconda della persona che affronta questa nuova condizione e da come le imprese e lo stato si confrontano/confronteranno con questa nuova forma di lavoro. Il telelavoro o teleworking potrebbe semplicemente essere una nuova forma organizzativa di quello che noi oggi chiamiamo ambiente di lavoro; il traffico, gli spostamenti, gli impegni familiari incompatibili con il lavoro potrebbero essere solo un passato da dimenticare o semplicemente un passato che ha lasciato il passo a un mondo più efficiente, dove i rapporti umani non saranno più quelli con i colleghi di lavoro ma con la famiglia, gli amici e quelli che ci stanno vicino. I lavoratori entreranno in competizione con molti altri siti in cui il costo della "manodopera” è inferiore, in cui si realizzano nuove contrattazioni sindacali, forme diverse di personalizzazione del rapporto con il datore di lavoro. Quello che sembra certo è che la razionalizzazione/esaurimento delle risorse energetiche presenti sulla Terra porterà a un utilizzo più attento dei mezzi di trasporto oggi conosciuti e che questo porterà conseguenze nella nostra vita (tempo libero e lavoro). Al giorno d'oggi, quante risorse energetiche possiamo sprecare per spostare le persone per motivi lavorativi, mentre potrebbero stare comodamente a casa o nel proprio ufficio grazie alle nuove tecnologie? Scopo della tesi è appunto quello di capire se davvero il telelavoro sarà il futuro della nostra vita lavorativa o se sarà solamente un aspetto che coinvolgerà una parte relativamente piccola della popolazione lavoratrice.