Il modello europeo di digital privacy: la deindicizzazione come case study
- Tipologia:
Tesi di Laurea di secondo livello / magistrale
- Anno accademico:
2020/2021
- Relatore:
- Giulio enea Vigevani
- Correlatore:
- Silvia Vimercati
- Università:
Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà:
Giurisprudenza
- Corso:
Giurisprudenza
- Cattedra:
diritto dell'informazione e della comunicazione
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 112
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 2.72 Mb
Descrizione Il modello europeo di digital privacy: la deindicizzazione come case study
La recente giurisprudenza della corte di giustizia in tema di digital privacy permette di rilevare un certo “attivismo” da parte dei giudici, volto a fondare un vero e proprio statuto della privacy digitale a favore dei cittadini europei, per rispondere alle nuove esigenze di tutela, create dal progresso tecnologico e dai nuovi meccanismi della società dell’informazione. Il sistema che ne scaturisce privilegia la protezione della reputazione dell’individuo e la riservatezza delle informazioni che lo riguardano, anche a scapito di altri diritti fondamentali, prima fra tutti la libertà di espressione. Il case study sulla deindicizzazione da parte dei motori di ricerca, un rimedio che rappresenta un punto di equilibrio tra le esigenze di riservatezza e le esigenze di diffondere notizie e contenuti, consente di cogliere il ruolo essenziale ricoperto dagli artt. 7 e 8 della CDFUE nel delineare un digital right to privacy europeo.