Il mandato ad alienare: idoneità traslativa e funzione di garanzia

Quello del mandato è un istituto giuridico ampiamente utilizzato nella prassi dei rapporti inter privati atteso che esso fonda il suo oggetto sull'attività gestoria svolta dal mandatario per conto del mandate. Questa attività che si estrinseca sostanzialmente nella gestione di rapporti, procedimenti, affari è tendenzialmente tesa ala conclusione di contratti tramite l'affidamento al mandatario dei poteri necessari all'espletamento delle predette attività. Sebbene il codice civile riservi diversi articoli alla disciplina del mandato ad acquistare, resta parco per quanto attiene il mandato ad alienare, mediante il quale il mandatario avrà il compito di vendere un bene del cui diritto di proprietà è titolare il mandante. L'obiettivo dell'elaborato è quello di analizzare le varie tesi su cui la dottrina, che si è svariatamente interrogata sul punto, a cercato di giustificare l'idoneità traslativa di tale istituto con cui sostanzialmente un soggetto (mandatario) trasferisce il diritto di proprietà di un bene senza essere titolare di questo diritto, cercando di comprendere se detta attività fosse effettivamente possibile e sulla base di quale teoria. L'analisi è effettuata alla luce della spendita o meno del nome del mandante che nell'esecuzione del contratto di mandato l'incaricato mandatario possa o meno effettuare. Una volta individuata la tesi giustificativa dell'idoneità traslativa dell'istituto l'indagine si è spostata sulla funzione di garanzia che nella prassi viene affidata al mandato ad alienare, quale forma di tutela atipica del credito rispetto a quelle specificamente previste dal legislatore quali pegno, privilegio ed ipoteca. L'ammissibilità della funzione di garanzia del mandato ad alienare, nello specifico beni immobili, è stata analizzata alla luce del divieto di patto commissorio.