Metodi di immunizzazione del portafoglio per le compagnie di assicurazione di stefano siboni

Metodi di immunizzazione del portafoglio per le compagnie di assicurazione

Tipologia:

Tesi vecchio ordinamento

Anno accademico:

1992/1993

Relatore:
Rosanna Benassi
Facoltà:

Economia

Corso:

Economia e Commercio

Cattedra:

Matematica finanziaria II

Lingua:
Italiano
Pagine:
182
Formato:
Pdf
Protezione:
DRM Adobe
Dimensione:
1.50 Mb

Descrizione Metodi di immunizzazione del portafoglio per le compagnie di assicurazione

L'elemento che ha caratterizzato maggiormente negli ultimi anni i principali sistemi finanziari senza alcun dubbio è stato, ed è tuttora, un'estrema variabilità dei tassi di interesse. Gli operatori sui mercati finanziari e, in particolar modo, gli intermediari hanno cercato di reagire alla maggiore incertezza sui rendimenti attesi, che, di conseguenza, si è venuta a creare, utilizzando, in misura sempre crescente, tecniche di gestione soprattutto del rischio di interesse, attraverso un'opportuna composizione del proprio portafoglio e/o tramite l'utilizzo di strumenti di copertura cosiddetti "fuori bilancio". Le fluttuazioni nei tassi di interesse determinano effetti non solo sulle condizioni di redditività ma anche sulla liquidità e solvibilità: in particolare, un intermediario finanziario è esposto a un rischio di insolvenza e a un rischio di liquidità se il capitale netto e, rispettivamente, i flussi di cassa sono molto sensibili a variazioni inattese dei tassi di interesse. Questi rischi possono essere controllati in una certa misura mediante una gestione integrata delle attività e delle passività, ossia con quella che viene normalmente denominata politica di Asset-Liability Management (ALM). Lo sviluppo di questi modelli ha dato la possibilità di perfezionare la capacità di perseguire gli obiettivi aziendali e le opportunità di profitto (che variano a seconda del tipo di intermediazione), alla luce dei vari scenari di incertezza che si possono presentare. Le compagnie di assicurazione sono caratterizzate, pur se in misura inferiore rispetto alle banche, da un'attività di trasformazione delle scadenze oltre che dei rischi, con un conseguente mismatching relativamente alla loro struttura finanziaria. Queste esigenze fondamentali possono venire opportunamente implementate attraverso l'utilizzo di modelli di gestione e selezione ottimale degli investimenti, per i quali si rende, quindi, indispensabile anche un attento studio della struttura di preferenze che caratterizza il comportamento della compagnia di assicurazione nell'ambito delle proprie scelte di portafoglio. Quest'ultimo, d'altra parte, deve essere considerato, nel caso delle imprese assicurative, in un'accezione particolare, più estesa del comune, al fine di potervi contenere, oltre agli impieghi di ogni tipo (che costituiscono attività), anche gli stessi contratti assicurativi (che, in quanto fonti di fondi attraverso i relativi premi, rappresentano, invece, le passività tipiche per un'azienda di questo tipo). L'opportunità di procedere in questo modo deriva dai già citati vantaggi di una gestione integrata delle attività e delle passività e dalla necessità di far fronte, per mezzo di un reddito da investimenti positivo, ai problemi causati da una gestione caratteristica normalmente deficitaria, conseguentemente a motivazioni intrinseche alle compagnie di assicurazione, di ordine storico e concorrenziale ma, comunque, non di carattere contingente o transitorio. Tali condizioni di gestione aziendale rendono, quindi, ancora più stringente, per le imprese in parola, l'obbligo di impedire o quanto meno contrastare, ogni perdita di redditività o diminuzione del valore netto del portafoglio, dovuta a determinate situazioni in cui vengono a trovarsi i mercati finanziari e, in particolare, a variazioni improvvise dei tassi di interesse e/o di cambio. Così entrano in gioco anche i vari metodi di copertura dei rischi tipici di un investimento finanziario, che possono consistere nel tentativo di raggiungere vari gradi di immunizzazione del portafoglio operando soprattutto nell'ambito delle durate finanziarie medie delle attività e passività che lo compongono oppure nel cercare di garantirsi la protezione fornita dagli strumenti cosiddetti derivati, secondo le indicazioni offerte dalle strategie di portfolio insurance. Infine, ulteriori aspetti significativi delle strategie di gestione di attività e passività di un'impresa assicurativa sono normalmente l'impiego della riassicurazione per coprire "alla radice" la parte in eccedenza del rischio sistematico di portafoglio (ma anche per meglio perseguire la composizione ottimale all'interno di quest'ultimo, a seconda della diversa specializzazione della compagnia nei vari rami) e la necessità di conciliare la massimizzazione della redditività e profittabilità di medio-lungo periodo con la presenza di vincoli e norme (stringenti quanto necessarie) sulle attività di sottoscrizione delle polizze e di investimento, imposte dalle autorità di vigilanza a disciplina del settore.

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