Un rifugio per crescere: il benessere dei bambini a scuola con e a teatro.
Analisi qualitativa di tre poli d'eccellenza nel territorio bolognese di Milena Musu

Un rifugio per crescere: il benessere dei bambini a scuola con e a teatro. Analisi qualitativa di tre poli d'eccellenza nel territorio bolognese

Tipologia:

Tesi di Laurea di secondo livello / magistrale

Anno accademico:

2023/2024

Relatore:
Lucia Balduzzi
Correlatore:
Milena Bernardi
Corso:

Scienze della Formazione Primaria

Cattedra:

metodologie didattiche attive

Lingua:
Italiano
Pagine:
164
Formato:
Pdf
Protezione:
DRM Adobe
Dimensione:
2.51 Mb

Descrizione Un rifugio per crescere: il benessere dei bambini a scuola con e a teatro. Analisi qualitativa di tre poli d'eccellenza nel territorio bolognese

La presente ricerca indaga le relazioni tra teatro e scuola - o a posteriori forse è più corretto intendere tra teatro ed insegnanti - attraverso tre elementi fondamentali: la storia, il metodo e l’arte. Il bisogno di toccare l’argomento teatro in scienze della formazione primaria, a conclusione di un percorso di studio quinquennale, nasce dal radicamento della convinzione che i linguaggi del teatro possano essere imprescindibili strumenti per la crescita dei bambini e delle bambine. Il successo del teatro come mediatore didattico è evidente nelle esperienze dei più grandi pedagogisti del Novecento, tra i quali il maestro Mario Lodi. Un armamentario metodologico interdisciplinare per gli insegnanti ma anche un potente rito di coesione sociale per le famiglie, che costituiscono il triplice polo dell’alleanza teatro-scuola-genitori. Ma quali rapporti reali si intrecciano nel paesaggio contemporaneo tra gli artisti, le maestre e i bambini? Come si è articolato nel passato lo spettacolo teatrale per essere fruito dai bambini? Riconosceva i fanciulli come interlocutori? Esiste un vicendevole cercarsi tra teatro e scuola, una programmazione ragionata per i bambini, un dialogo con le insegnanti, oppure ogni incontro è nel caos, abbandonato al caso? Tanti quesiti allargavano l’orizzonte di ricerca. Una mole diversificata di bibliografia pedagogica sul teatro e sull’universo dei bambini hanno guidato la ricerca documentaristica iniziale verso la delineazione di tre centri di interesse, che avrebbero in seguito costituito l’ossatura dei tre capitoli. Lo studio quindi tratta il fenomeno dal generale al particolare, da un approccio di tipo storico e teorico a una ricerca sul territorio. Il primo capitolo ricostruisce la secolare relazione tra rappresentazione teatrale e mondo dell’infanzia in una prospettiva storica. Una ricostruzione documentaristica che riedifica la nascita del linguaggio teatrale in riferimento alle esperienze dei bambini, traendo forza dal rito e resistendo attraverso i secoli tra censure e divieti. È nel primo capitolo che i grandi artisti dell’animazione teatrale vengono ricordati e nominati, soprattutto quelli che sperimentarono un nuovo sconvolgente modo di intendere il teatro per i bambini e i ragazzi. Il secondo capitolo affronta gli aspetti metodologici necessari per l’utilizzo del teatro come mediatore didattico, passando in rassegna gli aspetti più tecnici della teoria dei mediatori didattici. Il terzo capitolo è la restituzione di una analisi qualitativa a campione non probabilistico condotta attraverso interviste semistrutturate. Il campione è stato vagliato attraverso una scelta quasi obbligata delle principali istituzioni del teatro per ragazzi nel territorio di bologna e provincia, che grazie alla loro storia e al lavoro che conducono determinano l’applicazione delle linee ministeriali contenute nel documento “indicazioni strategiche per l’utilizzo didattico delle attività teatrali a. S. 2016/2017”. Grazie alle interviste con Cira Santoro, per il teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno, con Carlotta Zini, per la Baracca Testoni e con Vittoria De Carlo, per l’Itc di San Lazzaro di Savena si può delineare un panorama dell’eccellente lavoro svolto sul territorio, a partire dai bisogni locali e attraverso una costante sperimentazione che coinvolge i bambini, i ragazzi ma anche le insegnanti, le famiglie e gli operatori, impegnati nell’obiettivo di garantire il benessere dei bambini. Teatro a scuola si rivela essere un’espressione densa di significato per una maestra: la prima e più diretta accezione che l’espressione include nella cassetta degli attrezzi dell’insegnante è afferente alla mediazione dei contenuti didattici, comprende tutte le metodologie attive per avvicinare ciascun bambino ai contenuti di insegnamento attraverso percorsi motivanti che possano giocosamente accompagnarlo verso il raggiungimento degli obiettivi scolastici indicati nei traguardi delle competenze; la seconda fa riferimento agli spettacoli dei professionisti su cui l’insegnante lavora per educare il senso estetico dei cittadini di domani, attinge al patrimonio teatrale contemporaneo con l’obiettivo di formare il senso critico e affinare la necessità di preservare il patrimonio culturale umano; infine il teatro a scuola è necessario strumento espressivo del bambino, dal corpo e dal movimento nello spazio, attraverso il gioco e la musica, pone il bambino in continuità con il gioco, ne affina la gestualità.

€ 24.00
Download immediato
servizio Prenota Ritiri su tesi Un rifugio per crescere: il benessere dei bambini a scuola con e a teatro.
Analisi qualitativa di tre poli d'eccellenza nel territorio bolognese
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti