La costruzione e la decostruzione del genere: alcune riletture freudiane in chiave femminista e queer
- Tipologia:
Tesi di Laurea di secondo livello / magistrale
- Anno accademico:
2020/2021
- Relatore:
- Manlio Iofrida
- Correlatore:
- Paola Rudan
- Università:
Università degli Studi di Bologna
- Facoltà:
lettere e beni culturali
- Corso:
scienze filosofiche
- Cattedra:
storia della filosofia francese contemporanea
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 125
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 1.96 Mb
Descrizione La costruzione e la decostruzione del genere: alcune riletture freudiane in chiave femminista e queer
Il dibattito sul rapporto sesso/genere è un dibattito importante che sta alla base della dicotomia natura/cultura. Diverse filosofe femministe hanno analizzato tale questione cercando di esaminare la prospettiva freudiana in chiave critica e femminista mettendo in luce alcune contraddizioni principali. Secondo Batini, il genere è una delle quattro componenti dell’identità sessuale di ogni soggetto e non va confuso con il sesso biologico. Trattando del genere, Judith Butler confuta il punto di vista freudiano affermando che l’obiettivo dell’analista era soltanto quello di utilizzare il sapere psicoanalitico come strumento politico per perpetuare un paradigma eterosessuale ed eteronormativo. Il genere è per la filosofa un costrutto culturale in continuo divenire e non è mai fisso. Esso può essere costruito o decostruito. Simone de Beauvoir, nella sua opera più famosa «Il secondo sesso», riesce a liberare la figura della donna tradizionale da pregiudizi patriarcali che la vedono relegata al focolare domestico e utile soltanto alla procreazione o alla perpetuazione della specie. La donna, da sempre etichettata come secondo “sesso”, diventa per Beauvoir un soggetto che merita la stessa dignità e gli stessi diritti dell’uomo. Facendo riferimento, invece, alle nuove dinamiche familiari Butler sostiene che la psicoanalisi rischierebbe di dimenticare tutte quelle realtà Queer che si discostano dal concetto di famiglia tradizionale. I rapporti di parentela eccedono il mero vincolo genetico o il semplice legame di sangue. L’omogenitorialità o la genitorialità sociale sono, infatti, esempi di famiglia che incarnano il concetto di unione familiare come formazione sociale. Ciò che permetterebbe la crescita ottimale dei figli non sarebbe, dunque, il genere del genitore, il suo orientamento sessuale o il suo sesso ma la qualità delle relazioni all’interno della famiglia.