Breath holding index come misura di riserva cerebrovascolare in pazienti con insonnia e ipertensione arteriosa
- Tipologia:
Tesi di Laurea di primo livello
- Anno accademico:
2016/2017
- Relatore:
- Francesco Federico
- Correlatore:
- Antonio Fania
- Università:
Università degli Studi di Bari
- Facoltà:
Medicina e Chirurgia
- Corso:
tecniche di neurofisiopatologia
- Cattedra:
neurologia
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 103
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 3.42 Mb
Descrizione Breath holding index come misura di riserva cerebrovascolare in pazienti con insonnia e ipertensione arteriosa
Lo studio dei fenomeni fisiopatologici legati all’insonnia ha evidenziato la presenza di una stretta correlazione con l’ipertensione arteriosa, nonostante non sia ancora chiaro se quest’ultima sia una causa scatenante o una conseguenza a lungo termine di insonnia cronica. L’evidenza di meccanismi patologici comuni alle due condizioni (insonnia e ipertensione arteriosa) ci ha portato a considerare una variabile fisiologica, che risulterebbe ridotta nei soggetti ipertesi e che non è mai stata oggetto di studio e analisi nei disturbi del sonno: l’indice di riserva vasomotoria cerebrale. È interessante valutare se quest’ultima, che è di per sé un fattore di rischio per lo sviluppo di complicanze cerebro e cardiovascolari, sia allo stesso modo alterata in condizioni in cui è compromessa la normale qualità e durata del sonno notturno. La reattività cerebrovascolare, valutata nel nostro studio con il metodo bhi (breath holding index), risulterebbe allo stesso modo ridotta nei soggetti insonni?