La responsabilità del produttore di tabacco per i danni da fumo di Giulia Mechelli

La responsabilità del produttore di tabacco per i danni da fumo

Tipologia:

Tesi di specializzazione

Anno accademico:

2022/2023

Lingua:
Italiano
Pagine:
142
Formato:
Pdf
Protezione:
DRM Adobe
Dimensione:
3.28 Mb

Descrizione La responsabilità del produttore di tabacco per i danni da fumo

Obiettivo del presente lavoro è quello di analizzare il problema della risarcibilità dei danni che il fumo delle sigarette provoca alla salute e quindi la possibilità per il soggetto fumatore e/o i suoi eredi di chiedere il risarcimento alle multinazionali produttrici di tabacco. In particolare, a fronte della libertà di scelta del soggetto che inizia a fumare, si deve valutare se effettivamente si può imputare una responsabilità al produttore di tabacco, che esercita un’attività lecita e a che titolo si può ascrivere tale eventuale responsabilità. A fronte dell’ormai certezza scientifica della dannosità del consumo di sigarette per l’organismo è necessario interrogarsi sulla possibilità di configurare nell’ordinamento italiano, così come è avvenuto in altri paesi, un’eventuale responsabilità del produttore di tabacco e soprattutto a che titolo. È necessario valutare se e in che modo il contenzioso in materia di sigarette possa essere utilizzato come deterrente per risolvere quella che è stata definita dalla comunità scientifica come “epidemia del tabacco”. Valutare come, a fianco alle strategie normative che da una parte impongono maggiori divieti per i consumatori estendendo sempre di più le aree in cui è possibile fumare e dall’altra impongono obblighi sempre più stringenti circa il contenzioso, possa costituire una strategia di controllo complementare. Nel primo capitolo si esamineranno quelle che sono le strategie normative, nazionali e internazionali, che sono volte a limitare il consumo di sigarette, in particolare cercando di tutelare i giovani, visto anche che i danni per la salute derivanti dalle sigarette hanno un notevole impatto sull’economia. Sarà poi analizzata quella che è la principale strategia utilizzata da coloro che chiedono un risarcimento alle multinazionali del tabacco. Si guarderà in particolare al contesto italiano dove si è più volte tentato di ricondurre la responsabilità del produttore nel novero della responsabilità per esercizio di attività pericolose disciplinata dall’articolo 2050 del codice civile. Si analizzerà l’acceso dibattito sulla questione ancora aperto in dottrina e giurisprudenza. In particolare, si approfondiranno le problematiche per cui spesso sono stati negati i risarcimenti proprio sulla base dell’esclusione da parte dei giudici della qualifica di attività pericolosa della produzione di sigarette. Si porrà particolare attenzione al ruolo del consumatore, di come le multinazionali del tabacco sostengano sia una scelta libera e informata quella di iniziare a fumare, essendo la nocività del fumo un’informazione nota al pubblico da tempo. Le multinazionali del tabacco ritengono quindi esclusa la loro responsabilità proprio in virtù di questa scelta libera del consumatore. Verranno evidenziate le soluzioni giurisprudenziali adottate rispetto alle problematicità circa l’inquadrare la responsabilità del produttore nel novero delle attività pericolose disciplinate dall’art. 2050 c. C. Come avremo modo di descrivere, molte corti italiane hanno escluso anche per tale motivo una responsabilità in capo al produttore. Sporadiche sono state le decisioni delle corti italiane che invece hanno accordato il risarcimento richiesto riconoscendo una responsabilità dei produttori di sigarette. Tali decisioni verranno approfondite ed analizzate nel secondo capitolo. In particole, nel secondo capitolo si approfondiranno le decisioni più importanti in merito di risarcibilità per i danni da fumo attivo, evidenziando in particolare le motivazioni adottate dalla giurisprudenza italiana sia in favore che contro le richieste attoree, andando a delineare anche delle possibili prospettive future. Dopo l’analisi della giurisprudenza italiana, nel terzo capitolo si evidenzieranno le differenti prospettive nei modelli di common law. In particolare verranno osserverà l’evoluzione della Tobacco litigation negli Stati Uniti, paese pioniere in questo campo, che ha visto il più alto numero di successi in materia. L’evoluzione del contenzioso da fumo degli Stati Uniti verrà quindi paragonata a quella di un altro paese di common law, cioè il Regno Unito e si andranno a evidenziare le differenze sostanziali dei due sistemi normativi. Ricostruendo il quadro normativo del Regno Unito sarà possibile evidenziare le sostanziali differenze che lo distinguono dal statunitense e si cercherà di evidenziare le motivazioni che hanno portato a una sostanziale differenza nell’evoluzione della Tobacco litigation. Si cercherà quindi di scandagliare le motivazioni per le quali le corti del Regno Unito, a differenza di quelle statunitensi, non hanno riconosciuto il risarcimento dei danni ai fumatori e ai loro eredi. Verranno poi brevemente trattate le politiche adottate e le controversie in materia in altri paesi di common law. Infine, si evidenzieranno le possibilità di adottare in Italia in materia di contenzioso sui danni da fumo modelli normativi previsti negli Stati Uniti, quale lo strumento delle class action.

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