L'Evmelio di Agostino Agazzari
- Tipologia:
Tesi di Laurea di secondo livello / magistrale
- Anno accademico:
2014/2015
- Relatore:
- Franco Piperno
- Correlatore:
- Andrea Chegai
- Università:
Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà:
Lettere e Filosofia
- Corso:
Musicologia
- Cattedra:
musicologia
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 187
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 6.95 Mb
Descrizione L'Evmelio di Agostino Agazzari
Abstract la presente tesi si pone a seguito di uno studio che ha consentito di elaborare l’edizione critica di uno dei primissimi esempi di dramma per musica, l’Evmelio di Agostino Agazzari, (rism a/i a388), specificamente nel contesto della roma all’inizio del XVII secolo. Partendo dal testo, passando attraverso l’analisi delle altre fonti, lo sguardo esplorativo si è aperto ad un incontro/confronto con una dimensione spazio-temporale altra al fine di restituire una partitura che potesse mantenere la propria autonomia e, nel contempo, rispondere a diverse esigenze. Procedendo secondo un modello a prototipo, lo studio si è avviato trovando il suo centro nel testo. I tratti musicali, linguistici, storici, filosofici, socio-culturali, letterari e quant’altro, classificati in itinere, si sono posti sempre quali nuovi centri di indagine, che, muovendosi verso l’esterno, andavano, sempre, comunque, a convergere sul testo. Tale percorso ha reso possibile far lentamente individuare l’iceberg, di cui la notazione è solamente la parte visibile, lasciando percepire quell’essente, di adorniana memoria, del quale l’opera d’arte è la negatività. Il feed-back continuo instauratosi è stato indirizzato su un percorso triangolare di cui l’autore, o gli autori, considerando il librettista e/o copista, hanno condiviso uno dei vertici, ponendosi quali filtri tra l’essente e la sua negatività. Il microcosmo di Evmelio, tra i tanti volti e le molteplici prospettive che lascia intravedere, rivela la sua efficacia nella pluralità delle letture a cui può aprirsi e la sua moderna contemporaneità nella conseguente riflessione sulla indeterminatezza della comunicazione. D’altronde, nel contesto storico di riferimento, Evmelio risulta quale esempio della straussiana «scrittura fra le righe» in cui il senso esoterico e il senso essoterico sono la maschera di Giano che deve indossare.