Profili della "relazione teatrale” nel XX secolo: la nozione di pubblico nelle teorie e nelle pratiche dei maestri del teatro del Novecento di Alessandra Luzzi

Profili della "relazione teatrale” nel XX secolo: la nozione di pubblico nelle teorie e nelle pratiche dei maestri del teatro del Novecento

Tipologia:

Tesi vecchio ordinamento

Anno accademico:

1999/2000

Relatore:
Roberto Ciancarelli
Correlatore:
Clelia Falletti
Corso:

Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo

Cattedra:

Metodologia e critica dello spettacolo

Lingua:
Italiano
Pagine:
361
Formato:
Pdf
Protezione:
DRM Adobe
Dimensione:
1.86 Mb

Descrizione Profili della "relazione teatrale” nel XX secolo: la nozione di pubblico nelle teorie e nelle pratiche dei maestri del teatro del Novecento

Questo studio nasce dal desiderio di focalizzare come la nozione di pubblico sia stata definita, nelle elaborazioni teoriche e nell'applicazione di esse al lavoro pratico della scena di grandi maestri del ‘900, rappresentanti di un rinnovamento dell'arte teatrale configuratosi in diverse forme, e in seguito riscontrare, all'interno delle opere e nel lavoro di tre grandi maestri dell'ultimo ‘900, come Julian Beck, Peter Brook, Jerzy Grotowski, la qualità della presenza del pubblico e lo spazio ad esso destinato e, per quanto possibile, verificare le metodiche adottate per favorire, o meno, l'inserimento del pubblico nell'azione, senza dimenticare che molte delle indicazioni teoriche che verranno prese in esame non sempre hanno trovato la loro piena realizzazione scenica. In più luoghi si troveranno definizioni prese a prestito da altri campi, soprattutto quello socio-antropologico, ormai sempre più connesso con gli studi teatrali, da cui alcune tesi sono inseparabili in una trattazione del percorso di definizione, e auto-definizione, del pubblico alle visioni dello stesso (e dunque alla sua presenza come livello della drammaturgia), al fine di disegnare i contorni di questa figura sempre in cerca di definizione, altro polo di un'attrazione insopprimibile, nucleo di quella relazione teatrale che, citando Piergiorgio Giacché, trova la sua specificità, e con essa la sua alterità caratterizzante, nel suo "consistere in un accadimento, basato su una relazione fisica e diretta tra attori e spettatori”, un rapporto dunque che potremmo chiamare di compresenza collaborativa tra attore e spettatore. Nel complesso procederò lungo un percorso storico, di ricognizione dei testi, per catturare visioni di come la "vita teatrale dello spettatore”, ovvero la risposta dell'immaginario del pubblico, travalichi anche i confini spazio-temporali dello spettacolo e influisca sullo spettacolo stesso, dunque quale ruolo e quale luogo siano dedicati alla sua parte nella performance, e quale peso le sue reazioni abbiano come ritorno sulla scena. In appendice si troverà anche un paragrafo dedicato all'analisi di un progetto attualmente in corso a Bologna, che, proprio da una volontà di focalizzare l'attenzione sui recettori e non sui produttori dello spettacolo, ha preso vita nel settembre del 1997 presso Teatri di Vita, diretto dal giornalista teatrale Stefano Casi e dal regista Andrea Adriatico per quanto riguarda il settore produzioni.

€ 24.00
Download immediato
servizio Prenota Ritiri su tesi Profili della "relazione teatrale” nel XX secolo: la nozione di pubblico nelle teorie e nelle pratiche dei maestri del teatro del Novecento
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti