Hedge funds - definizione, regolamentazione, aspetti gestionali
- Tipologia:
Tesi vecchio ordinamento
- Anno accademico:
1999/2000
- Relatore:
- Massimo De felice
- Correlatore:
- Gilberto Castellani
- Università:
Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà:
Scienze Statistiche
- Corso:
Scienze Statistiche ed Economiche
- Cattedra:
Modelli matematici per i mercati finanziari
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 209
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 7.77 Mb
Descrizione Hedge funds - definizione, regolamentazione, aspetti gestionali
Nel 1949 Alfred Winslow Jones ha creato il primo hedge fund, un particolare veicolo finanziario. Da allora, gli hedge funds hanno operato suscitando poco interesse presso la comunità finanziaria. Le crisi finanziarie che hanno interessato i Paesi asiatici nel 1997 e la Russia nel 1998 hanno definitivamente portato alla ribalta questi fondi che hanno cominciato a essere considerati una vera e propria industria. Tuttavia, quest'industria è restata una delle aree della finanza meno comprese e meno descritte in modo esauriente. Negli ultimi anni, sono state spesso annunciate dalla stampa finanziaria le performance fuori da ogni canone di normalità che pochi hedge funds di successo, come quelli di George Soros e Michael Steinhardt, avevano esibito negli ultimi due decenni. Tuttavia, questi successi contrastano con la drammatica debacle che ha interessato Long Term Capital Management (LTCM), un hedge fund statunitense, nell'agosto del 1998. In realtà, quelli accennati non sono che casi particolari che hanno reso famosa un'industria molto più complessa e differenziata sia per le dimensioni dei singoli hedge funds sia per la loro attività d'investimento. L'obiettivo di questa tesi è fornire una descrizione il più possibile rappresentativa di quest'industria attraverso: il tentativo di caratterizzare in modo più preciso questi veicoli finanziari facendo riferimento a tutti gli aspetti coinvolti dalla loro attività; il delineamento di un profilo storico dell'industria e l'analisi delle relazioni tra l'industria e le crisi finanziarie asiatica del 1997 e russa del 1998, quest'ultima effettuata utilizzando come chiave di lettura il caso LTCM; la disamina approfondita delle caratteristiche dell'industria, con particolare riferimento alla forma legale, alla documentazione che sancisce il rapporto con l'investitore, alla regolamentazione, alla struttura delle commissioni e alla tassazione dal lato della struttura, all'evoluzione delle strategie di investimento, della composizione, degli asset e della numerosità nel decennio 1990-2000 dal lato dei "numeri” dell'industria; l'analisi di diverse misure di rischio, tra le quali il Value-at-Risk (VaR) e lo Sharpe ratio, del leverage. A conclusione del lavoro è proposta un'applicazione al mercato cha affronta la questione: "Gli hedge funds sono in grado di aggiungere valore a un portafoglio in modo costante?”. Questo aspetto è importante nel contesto degli hedge funds, perché, diversamente dagli altri fondi, l'investimento in un hedge fund richiede periodi di "lock-up” significativi. Inoltre, dal momento che gli hedge funds esibiscono un tasso di mortalità molto più elevato rispetto agli altri tipi di fondi, il problema della persistenza delle performance diventa ancora più rilevante.