Salute organizzativa e Job Burnout
- Tipologia:
Tesi vecchio ordinamento
- Anno accademico:
2005/2006
- Relatore:
- Francesco Avallone
- Correlatore:
- Gabriella Badolato
- Università:
Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà:
Psicologia
- Corso:
Psicologia
- Cattedra:
Psicologia del lavoro
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 146
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 3.25 Mb
Descrizione Salute organizzativa e Job Burnout
Gli studi relativi al benessere nei luoghi di lavoro hanno tradizionalmente posto l'attenzione sulla sicurezza, enfatizzando la salute fisica dell'individuo o la cura del danno verificatosi e, nell'ampliare l'interesse anche a dimensioni psicologiche, hanno indagato lo stress piuttosto che il benessere globale e l'individuo stressato piuttosto che l'organizzazione in salute. Negli ultimi anni la prospettiva è cambiata: si sono moltiplicati gli studi che pongono in risalto i legami diretti tra i concetti di salute e gli stili di vita; che sottolineano l'importanza dei fattori psicosociali nella determinazione dei rischi nei contesti lavorativi; che introducono il costrutto di salute dell'organizzazione. Con il termine salute organizzativa si intende "l'insieme dei nuclei culturali, dei processi e delle pratiche organizzative che animano la dinamica della convivenza nei contesti di lavoro promuovendo, mantenendo e migliorando la qualità della vita e il grado di benessere fisico, psicologico e sociale delle comunità lavorative” (Avallone, Paplomatas, 2005, p. 11). Utilizzando presso un contesto organizzativo privato due recenti innovativi strumenti diagnostici, ovvero il MOHQ (Avallone, Paplomatas, 2005) e il OCS (Leiter, Maslach, 2000; Borgogni et al., 2004), rispettivamente afferenti ai costrutti della "salute organizzativa” e al "Job Burnout”, si sono potuti sviluppare gli obiettivi della presente tesi di seguito schematizzabili: valutazione dello "stato di salute” della struttura organizzativa attraverso una doppia ottica diagnostica, integrata anche dalla verifica di ipotesi relative alle differenze tra le medie delle sub-popolazioni, evidenziate dall'utilizzo dei due strumenti d'indagine; esame delle caratteristiche psicometriche delle scale di misura dei due strumenti utilizzati, mediante analisi fattoriali esplorative e analisi di attendibilità; analisi della validità concorrente tra i due questionari; analisi di regressione per l'individuazione di predittori alle dimensioni di esito previste dagli strumenti.