L'uomo verso il declino. Teorie e osservazioni cliniche
- Tipologia:
Tesi di Laurea di secondo livello / magistrale
- Anno accademico:
2013/2014
- Relatore:
- Umberto Fontana
- Università:
Pontificia Università Salesiana
- Facoltà:
Psicologia
- Corso:
psicologia clinica e di comunità
- Cattedra:
psicopatologia dell'invecchiamento, test proiettivi
- Lingua:
- Italiano
- Pagine:
- 115
- Formato:
- Protezione:
- DRM Adobe
- Dimensione:
- 2.74 Mb
Descrizione L'uomo verso il declino. Teorie e osservazioni cliniche
Negli ultimi decenni l'Organizzazione Mondiale della Sanità si è interrogata sulla tematica della longevità, una caratteristica del mondo odierno; e dell'invecchiamento della popolazione legato alle condizioni di salute dei soggetti anziani, considerate in particolare dal punto di vista psicologico. Questo lavoro vuole prendere in considerazione prima di tutto l'uomo nel difficile percorso che lo porterà al suo declino fisico, cognitivo, psicologico, sociale. C’è da chiedersi, quando inizia l'anzianità? Quali fattori incidono nel processo di invecchiamento, dal punto di vista biologico ma anche sociale? Non tutti invecchiano allo stesso modo, e non tutti nell'invecchiare perdono il controllo delle proprie capacità. Tutti però si ritirano dal mondo del lavoro per raggiungimento di età, tutti devono in qualche modo “ristrutturarsi” secondo l’età cronologica raggiunta, tutti nella fase di anzianità non possono più contare sulle capacità che avevano come negli anni della maturità o della giovinezza. Che significa tutto ciò per la persona che invecchia, per la famiglia ormai frantumata in più famiglie (le famiglie dei figli), per la società che deve gestire le situazioni irreversibili di “invalidità” che spesso accompagnano la “terza o quarta età”, per la società che deve istituzionalizzare chi non è più autosufficiente? Quando l'anziano preserva ancora la capacità di confrontarsi con il suo mondo interiore, collegando a esso le fasi della vita e quando invece vi sparisce in esso? La tesi cerca di rispondere a queste domande esistenziali partendo dagli autori che maggiormente hanno ottenuto credibilità sul piano internazionale (Havinghurst James, Cumming Elaine, Erikson Erik, Baltes Paul) e che sono stati i pionieri della psicologia dell'invecchiamento, cercando di applicare sul campo i loro studi, affiancando tecniche più attuali, come le batterie di test di tipo cognitivo ma anche applicando per la prima volta in italia il Wartegg Zeichen test in un contesto inusuale come l'età dell'anziano.